Un impegno per la legalità democratica – La Fenice e Libera a Frosinone
di Giuseppina Bonaviri – Innovatori Europei
“Una classe dirigente compromessa non può eliminare le mafie” Questo il filo conduttore dell’iniziativa “Per una Regione libera dalle mafie e dalla corruzione”, svolta il 14 dicembre presso l’hotel Memmina in via Maria a Frosinone a partire dalle ore 17,00.
Hanno promosso e organizzato questo incontro le associazioni la Fenice e Libera, si proprio quella fondata da don Ciotti e ormai operante in tutta Italia e la Fenice è il frutto della costante ed instancabile attività della dottoressa Giuseppina Bonaviri. La 1° conferenza tematica sulla Legalità lancia un allarme contro “un pensiero unico dominato dalla classe dirigente compromessa, …contro l’alienazione sulla cultura, sul sociale, sulla questione morale”. Pone anche la necessità di costruire una prospettiva: “La credibilità di un Paese, nel momento di assumere ruoli e responsabilità, dimostra che c’è bisogno innanzitutto di buona politica che paradossalmente non può venire dalla politica odierna. Può arrivare, invece, da quelle energie migliori della società civile che tanti comportamenti virtuosi ha prodotto in questi anni sul terreno della legalità, della trasparenza e dei diritti. Occorro un’assunzione ora di responsabilità da parte di questo popolo civico che può cambiare e rivoluzionare il mondo asfittico che la mala politica ha inflitto agli italiani in questo ultimo ventennio”. In queste righe si motiva anche il nome de “La Fenice” il mitico animale che rinasce dalle proprie ceneri.
Alcuni dati che sono stati comunicati nel corso dell’iniziativa danno ragione alle preoccupazioni che rendono necessaria la mobilititazioni in torno ai temi delle “Legalità democratica” come l’ha definita la Direttrice di Libera Gabriella Stramaccioni, infatti il “Lazio con i suoi 378 comuni, dalle analisi e da studi internazionali di settore, traspare come il paradigma negativo di quello che può succedere in una regione amministrata male (Cassino e Frosinone- secondo le stime dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità della nostra Regione- si trovano ai primi posti tra i comuni dell’intera Regione). La corruzione in Italia vale circa 60 miliardi di euro l’anno ma la lotta è impari e nel 2011 sono state inflitte condanne in primo grado solo per 75 milioni di euro (danno patrimoniale pari a 73.619.459,63 più 1.634.682,07 euro per danno all’immagine) mentre in sede d’appello sono state definitivamente confermate condanne per l’importo di 15,05 milioni dì euro (danno patrimoniale pari a 13.189.771,21 più 1.862.032,37 euro per danno all’immagine) relative a giudizi trattati negli anni precedenti”. Hanno dato vita all’incontro anche Fernando Secchi, responsabile di “Libera” per il Lazio; Loredana Maramao, avvocato; Giacomo Rindonone, psicologo del lavoro ed esperto di credito; Norma Ferrara giornalista di “Libera Informazione”.
Nel video che segue, dalle parole di due protagoniste della serata, si colgono bene le ispirazioni e le intenzioni di chi vuole spingere avanti questa iniziativa, in particolare, rileggendo Ciociaria Oggi del 14 novembre scorso, si può cogliere la scelta d’impegno specifico che Giuseppina Bonaviri vorrebbe svolgere se venisse eletta nel Consiglio Regionale del Lazio per il quale si candida sorretta dai comitati civici della “Rete indipendente” composta da diversi movimenti come “Nuove idee per i territori”, “Comitati cittadini spontanei”, “La Fenice per l’Italia” (già presenti in circa la metà dei’ Comuni ciociari e nelle altre Province del Lazio), “Innovatori Europei”, “Gli Intellettuali del Lazio”. Così la Bonaviri definisce il suo intendimento: “Siamo convinti che tutte le forze sane, come le nostre, debbano attivarsi per invertire il processo degenerante in atto, affinché si possa ripristinare quella necessaria condizione che fa della cultura della legalità e del senso civico l’unico vero, imprescindibile, democratico strumento di lotta contro il malaffare. Siamo convinti che attraverso il confronto libero ed aperto possano nascere idee e soluzioni da proporre alla politica nella speranza che anch’essa possa risorgere, come l’araba fenice, dalle ceneri della seconda repubblica.
Si può dire che abbiamo assistito alla prima manifestazione della campagna elettorale per le prossime elezioni Regionali anche se tale non è apparsa. E’ stata un ragionata presentazione di un gravissimo problema: la corruzione dilagante in una illegalità diffusa.
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