TOGETHER: Progetto sperimentale pilota per la costruzione a Frosinone di Campus tecnico-scientifici partecipativi
di Giuseppina Bonaviri su L’inchiesta
Questo progetto parte dall’idea che anche una provincia come la nostra con il suo capoluogo, Frosinone e con le tante città simbolo di storia possano finalmente considerarsi città simbolo del nostro tempo. Il progetto che svilupperemo si propone di essere una piccola riconquista di quel passato storico indebolito per mano dell’uomo. L’idea nasce dalla convinzione che il Paese, partendo da ogni dove e da ogni città, possa rinascere anche solo attraverso libere e spontanee iniziative che la gente comune, la società civile voglia proporre con spirito di servizio e credo. I cittadini in quanto popolo sovrano sono amministratori del bene pubblico e chiedono di partecipare direttamente ai processi decisionali accentuando la qualità della partecipazione alla discussione della res pubblica. Tutte le periferie possono, in tal modo, diventare una Piccola Capitale.
E’ importante quindi cercare una coesione che sia inclusiva, un elemento facilitatore che amplifichi la partecipazione anche rispetto a quegli attori che potranno presentarsi in seguito o di conseguenza all’avvio del processo, processo che prevediamo essere, nell’immediato, estensivo della area vasta in modo da facilitare e stimolare anche quelle autonomie di pensiero e di auto-organizzazione ovviamente sintoniche con le autorità e con i rappresentanti preposti alla salvaguardia del patrimonio pubblico. Abbiamo per questo previsto la costituzione di una piattaforma quale interfaccia di riferimento per promuovere, sostenere, coordinare attività di ricerca e collaborazioni scientifiche con tutte le realtà universitarie ed istituti d’ambito che volessero coadiuvare l’iniziativa.
Come esperienza pilota proponiamo, alle amministrazioni locali e provinciali, la nascita di start up, un CAMPUS laboratorio di idee, fucina di innovazioni sociali, di contaminazione scientifica a garanzia tecnica.
Il primo esempio di concertazione tra cittadinanza attiva, esperti, luminari, scienziati, didatti, tecnici e amministrazioni comunali potrà riguardare il dissesto ambientale idrogeologico che tanti danni sta causando alla nostra terra partendo proprio dalla criticità del Viadotto Biondi della città di Frosinone e della frana ancora oggetto di studi ed approfondimenti. A tal proposito si sta procedendo ad individuare un tavolo di progettazione in collaborazione con realtà sociali e di settore, esperti locali ed universitari a partire dalla Sapienza e da Roma Tre, con proposte di tesi di laurea sperimentali, che coordineranno un progetto pilota di risanamento naturalistico della zona interessata“ La frana che viene da lontano” progetto preso in esame molti mesi fa all’interno della programmazione delle azioni sinergiche che la Rete la Fenice sta attualizzando in provincia.
Costruire azioni sinergiche e condivise accrescere la competitività delle conoscenze e del sapere nel rispetto della autonomia produttiva dei territori al fine di aumentare il potenziale dell’intera Rete che sarà preposta alla dimensione di nuova macro area. In termini di ritorno c’è un primo immediato e vitale effetto sulle azioni intraprese da parte dei cittadini attivi ma anche un positivo secondario effetto a catena sull’intero comparto che ne sarà interessato. Inoltre, un Campus rimane aperto alla partecipazione di tutte quelle realtà con idee in grado di individuare aree di collaborazione per elaborare interventi tesi a migliorare la capacità innovativa dell’intera area aderente. Fare Rete vuol significare fare impresa. La stessa flessibilità della Rete ne garantisce, da un lato, l’adattabilità alle specificità progettuali attraverso la condivisione degli obiettivi e, dall’altro, la salvaguardia e la valorizzazione delle singole identità in grado di modularsi in relazione alle diverse esigenze organizzative ed operative. Ne deriva la nascita di uno strumento moderno ed efficace a superamento dei confini e delle logiche localistiche che non sono più in grado di rimanere competitive se prese per compartimenti stagni. Rete, dunque, di imprese a conferma dell’importanza che il Contratto di rete sta già assumendo per il sistema produttivo delle Regioni più avanguardistiche. Pianificare insieme, poi, corrisponde ad un adattamento a impostazioni e metodologie in costante variazione e trasformazione in quanto capace di proporre best practice e soluzioni adeguate a conservare quel prezioso know-how che preservano livelli occupazionali e standard qualitativi-operativi doc. Strutturare un processo di gestione del cambiamento, con l’interattività tra i diversi partecipanti, dalle sue prime fasi ci consente di progettare modelli scientifici di efficacia e di efficienza basati su meritocrazia e talenti per la buona gestione anche delle amministrazioni.
Le nostre amministrazioni appaiono assai in ritardo rispetto alla volontà di applicare moduli eccellenti nella gestione del cambiamento. RICERCA ED INNOVAZIONE SCIENTIFICO-TECNOLOGICA POSSONO FAVORIRE PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE . La valorizzazione del merito -che proponiamo agli amministratori locali partendo dal capoluogo ma che rimangono sordi alle nostre continue richieste di incontro e condivisione del percorso partecipativo promosso anche grazie al Campus – rimangono le uniche capaci di trasformare l’attuale crisi di valori etici. Il nostro movimento indipendente che, a vario titolo, può considerarsi una eccellenza in quanto portatore di fermenti delle parti più avanzate della società civile locale ci chiarisce come qualcosa di nuovo succede nei momenti di mobilitazione.
Per essere depositari del futuro c’è bisogno di esprimere una visione del sapere sempre più diffuso e accessibile, costruito su nuovi moduli partecipativi. La “multidisciplinarietà” favorisce la trasformazione del territorio e delle riorganizzazione produttiva che diventa un mix tra agire per innovare (nuove idee) e sviluppo (fare nuove cose). La finalità di un Campus è, allora, quella di mettere insieme esperienze adeguate alle sfide del presente, all’interno di una progettualità condivisa e a sostegno di chi costruisce progresso senza limiti di schieramenti e potentati.
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