Prosegue il lavoro della consulta provinciale “Nuove idee nei territori” a Frosinone
“La nostra parola d’ordine- ha dichiarato la Dott.ssa Giuseppina Bonaviri nell’ultimo Direttivo provinciale della Consulta della Rete Indipendente Nuove Idee nei territori – che vede partecipi già 23 comuni ciociari – rimane quella di aprirsi a una platea sempre più vasta mettendo in atto una politica partecipativa a partire dai territori. La priorità è riallacciare i fili tra cittadini e democrazia accorciando le distanze tra società civile e politica rimettendo al centro i bisogni dei cittadini”.
Un approccio flessibile ed articolato a partire dalla Ciociaria dunque per superare la crisi dell’ attuale momento si impone a tutte le forze politiche e sociali nel rispetto della partecipazione popolare democratica alla gestione della cosa pubblica. Si tratta di ricredere che un popolo, rafforzato da fiducia comune, rimanga unito da uno stesso destino.
Nella nostra provincia al momento, a parte qualche piccolissimo spiraglio, i partiti sembrano aver rallentato la spinta a rilanciare una proposta programmatica avanzata e in contro tendenza con i fuochi d’artificio nazionali .
Noi della Rete Indipendente “Nuove Idee nei territori”, certi che sia possibile elevare gli standard politici locali per ora ancora in “difetto” di partecipazione, riteniamo che una rappresentanza politica non possa rimanere schiacciata da una regia unica- una sorta di colonizzazione mascherata- in attesa dei prossimi appuntamenti elettivi ma debba poter guardare prospetticamente avanti verso ciò che è fervore ed innovazione. “La attuale solitudine dei partiti- prosegue la Bonaviri- si combatte lavorando bene ed insieme ai cittadini sul territorio, senza insidie. Qui sta la nostra responsabilità: occorre allora, da subito, cominciare a costruire. La Consulta provinciale della Rete Indipendente “ Nuove idee nei territori” mette in campo una proposta politica di civismo puro chiedendo un confronto aperto a tutte quelle forze sociali che vorranno seriamente partecipare al processo di ristrutturazione nazionale in atto. La politica è tale se rimane un fatto collettivo e non individuale. Non possiamo indugiare oltre. Si chiedono ora risposte coinvolgenti e visionarie, distaccate dagli interessi personali e che necessitano di un abitato partecipato, di uno spazio pubblico “liberato” e comune in forma strutturata per la costituzione di fronti di convergenza collettiva.
Consulta provinciale Rete Indipendente “Nuove idee nei territori”
Lascia un commento