Pd e Pdl : la doppia verità dei titoli cubitali che li riguardano (di Pierluigi Sorti)
Sarebbe interessante conoscere il rapporto di corrispondenza fra le molte notizie vistosamente evidenziate sui quotidiani a caratteri cubitali, e il contenuto dell’ articolo di dettaglio che ne illustra il contenuto.
Accade spesso infatti che la lettura attenta di esso ne limiti la portata, ne modifichi o addirittura ne contraddica il significato.
Viene spontaneo di conseguenza chiedersi se l’ emotività del titolo induce a considerarlo esso stesso aprioristicamente veritiero, a dispetto delle indicazioni a supporto, o addirittura, quando esso è fonte di letizia per il lettore, a trascurarne la lettura.
E’ legittimo sospettare addirittura che forse gli editori stessi approfittino di questa attitudine dei lettori dei quotidiani stessi ( per tacere di molti periodici di notizie mondane ) usino questa emotività per giocare quindi sui due piani paralleli del sensazionalismo e della verità dei fatti : una
applicazione casereccia della “teoria della doppia verità” del grande filosofo e scienziato Averroè(spagnolo mussulmano del dodicesimo secolo ).
Induce a queste riflessioni la sequenza di titoli che hanno segnato due tormentoni che hanno egemonizzato la politica interna di questi giorni , sia sul fronte della maggioranza governativa sia su quello dell’ opposizione e specificamente del Pd.
Sul piano governativo, a cadenza quotidiana, lo sforzo titanico del Premier per aggiudicarsi una maggioranza parlamentare al netto del Fli , acronimo curioso del movimento di Gianfranco Fini
di “Futuro e Libertà” , registra un flop giornalistico, consumato in due giornate, su pressoché tutte le testate, e nitido esempio di giornalismo emotivo: l’ ascesa e la caduta, in così breve lasso di tempo, della ipotesi politica dei venti deputati del “gruppo di responsabilità nazionale” .
Eppure sarebbe bastato il tono sommesso della dichiarazione dell’ on. Nucara, rappresentante di questo gruppo, e l’ evidenza della sua solitaria apparizione alle telecamere, per tarare significativamente la portata dell’ evento e suggerirne una doverosa cautela nella diffusione della notizia. .
Parimenti lo spreco di titoli cubitali, sempre negli ultimissimi giorni, per annunciare l’ intenzione di Valter Veltroni di costituire un gruppo parlamentare distinto da quello del Pd, poteva tranquillamente essere ricondotto a schermaglie interne al partito finalizzate unicamente alla predisposizione tattica delle dirigenze di Partito per l’ eventuale imminente anticipazione elettorale.
Cioè partecipazione alla scelta delle candidature, e il loro posizionamento nell’ ordine delle liste elettorali.
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