L’Italia è a rischio ingovernabilità
di Arnaldo De Porti
Improvvisamente, distratto da occupazioni personali prioritarie rispetto alla situazione politica dell’Italia, e ciò per l’arco di tempo di una sola settimana, mi sono trovato in forte difficoltà nel riprendere il filo degli eventi che in soli sette-otto giorni si sono succeduti a livello politico. Ormai dall’ex leader del berlusconismo eravamo già stati abituati al suo continuo fa e disfa, alle sue continue esternazioni regolarmente smentite il giorno dopo, al suo modo di pronunciarsi non certo da uomo di stato, realtà tutte a cui gli Italiani seri ci avevano fatto il callo contro volontà. Oggi però c’è un fatto nuovo che preoccupa l’Italia: si è invertito il quadro nel senso che, se fino all’anno scorso l’arcoriano faceva di tutto per non far cadere il suo governo, oggi invece egli minaccia di farlo cadere malgrado l’abbia sin da ieri sostenuto, non dimenticando che da allora nulla è cambiato in peggio anche se il rigorismo di Monti ha impresso un clima fiscalmente soffocante. Non sono in grado di prevedere uno scenario futuro, ma se l’attacco verso le istituzioni dell’ex primo ministro dovesse materializzarsi nella caduta del governo attraverso i numeri che ancora possiede (?) sino al nuovo appuntamento elettorale, allora saremo-saremmo alla fine: ingovernabilità, caos politico, e si precipiterebbe in quel baratro che era stato evitato per un filo dal cosiddetto governo tecnico. Se questo dovesse accadere, sarebbero in serio pericolo molti stipendi, le pensioni attualmente in essere, la concordia sociale (posto che ancora esista), eventi tutti calamitosi che potrebbero sfociare in una vera e propria conflittualità civile, che troverebbe humus molto fertile in una situazione socio-politico-economica come l’attuale. Non è che sia meglio nell’altro fronte politico, anche se più forzatamente razionale. Infatti, le guerre intestine al partito democratico non promettono bene: se vincerà Renzi, Massimo D’Alema gli si metterà contro mentre, se dovesse vincere Bersani, è molto probabile che Renzi, contrariamente alle sue affermazioni di collaborare con il vincitore, finirà umanamente per manifestare freddezza. realtà che certamente non potrebbe giovare al nuovo governo. Che dire dei Grillo, dei Vendola, dei Di Pietro ? Si tratta di un rebus che non avrà una soluzione e che finirà per turbare sia la destra che la sinistra. A questo punto, se è vero che le elezioni siciliane in corso di spoglio mentre sto scrivendo, esprimeranno il nuovo quadro politico nazionale, allora è molto probabile che, pur ipotizzando un grande caos politico iniziale, gli Italiani avranno la fortuna di non vedere più quelle facce torbide, illegali, false (sia di destra che di sinistra) che sin qui hanno monopolizzato tutti i telegiornali, i mass-media in generale, turbando la serenità delle persone oneste e per bene. Un monito agli Italiani: sciogliete il torpore mentale ed abbiate il coraggio di credere che è possibile cambiare, perché altrimenti continueremo ad essere permeati dalla testa ai piedi di un inaccettabile masochismo, non avulso da ignoranza politica. Che ciascuno pagherà di tasca propria, anche in termini di salute.
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