Lavoro, Bonaviri: crisi durissima, urgono politiche sociali mirate
FROSINONE – “E’ urgente elaborare politiche sociali semplificate e più mirate, integrate da un’assistenza all’infanzia e da un’istruzione di qualità sostenibile (dalla prevenzione dell’abbandono scolastico alla formazione e orien- tamento professionale, dall’assistenza abitativa al sistema sanitario accessibile) considerato che è stata proprio la crisi economica che ha messo in luce la difficoltà dei giovani nei mercati del lavoro quali soggetti deboli e con maggiori probabilità di non riuscire ad occupare che posizioni marginali, precarie e temporanee”: l’appallo – lanciato anche dalle pagine de L’inchiesta-quotidiano nei giorni scorsi – è di Giuseppina Bonaviri della rete “La Fenice” di Frosinone. “L’esperienza della disoccupazione ed inattività è preoccupante perché ha effetti permanenti che riducono le prospettive future di occupazione e di reddito (effetto cicatrice) – aggiunge Bonaviri -. A causa di questo meccanismo e degli effetti negativi di una crisi prolungata sull’occupazione giovanile si rischia un radicamento dei problemi strutturali difficilmente aggredibili e che “le giovani generazioni si trasformino in una generazione perduta che non potrà competere con le sfide del futuro”. Sul piano individuale i giovani rischiano di rimanere intrappolati nella inattività e nella disoccupazione/sottooccupazione con una elevata probabilità di esclusione sociale, senza tutele e livelli alti di povertà. Sul piano collettivo questo si traduce in uno spreco di risorse umane potenzialmente produttive che porta inevitabilmente a un indebolimento della crescita economica e all’ampliarsi della fascia delle diseguaglianze con conseguenti elevati costi per il bilancio pubblico, la salute e l’aumento della criminalità”.
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