Innovazione e sostenibilità ambientale per lo sviluppo (note)
di Massimo Preziuso
Questo è il secolo dell’innovazione e delle scelte sostenibili. Ormai lo sanno e ne parlano tutti.
La crisi che stiamo lungamente attraversando lo ha ricordato, anche a quelli che non volevano accettare un dato di fatto.
E’ il momento di studiare questo enorme cambiamento ed agire presto.
Studiarlo nel senso di fermarsi ad osservare la trasformazione avvenuta repentinamente negli ultimi anni, che ci ha fatti passare da un liberismo e da una globalizzazione sfrenati, con un ritorno altrettanto rapido, a valori (economici e sociali) reali.
In questo brusco passaggio, la tecnologia ed internet hanno cambiato volto.
Mentre “quella” degli anni scorsi era strettamente connessa a processi di accelerazione di dinamiche sociali (per superare i digital divide) ed economiche (per creare e poi approfittare di un mercato globale), la tecnologia di oggi è sempre più radicata ai processi della vita, a quelli delle comunità territoriali.
Il fenomeno social network, ad esempio, è una risposta ad una esigenza di questo tipo: permette di contestualizzare e personalizzare l’esperienza in internet, rendendolo luogo da vivere.
Contemporaneamente, nel momento in cui l’attenzione degli individui si rivolge sempre più alla qualità dell’ambiente (in senso ampio) in cui si opera, il problema del cambiamento climatico è diventato protagonista del dibattito pubblico e si è trasformato in volano di iniziativa economica.
In avvenire sarà allora fondamentale agire, nel facilitare il processo in atto, attivando quei percorsi di innovazione sostenibile, che generino ricchezza e che valorizzino le risorse culturali, umane e di valori a disposizione nei singoli territori.
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