In Toscana vogliamo un listino composto in base a “riconoscibili criteri di competenza ed apertura alla società”
Riceviamo dagli amici toscani e condividiamo:
Al Segretario Nazionale del PD, Pierluigi Bersani
Al Segretario del PD della Toscana, Andrea Manciulli
Al Segretario del PD Metropolitano di Firenze, Patrizio Mecacci
Abbiamo apprezzato molto la decisione del nostro partito di effettuare le primarie per le candidature per il parlamento: prova di partecipazione e di democrazia indispensabile per le prossime scadenze elettorali, che vedranno i cittadini italiani scegliere i componenti del parlamento col famigerato “Porcellum”.
Le primarie del 30 dicembre hanno registrato un grande successo di partecipazione, considerando anche che si sono svolte nel pieno delle festività natalizie, ed hanno determinato in particolare l’affermazione di donne e di giovani, costituendo motivo di ottimismo e di grande orgoglio per il Partito Democratico.
Tuttavia, il partito si è riservato una quota di candidati da inserire nelle liste, in posizioni “sicure”.
Riteniamo che questa scelta risulterà comprensibile ed accettabile da parte di tutti – a cominciare da chi ha rinunciato a rendite di posizione sottoponendosi alla prova delle primarie – soltanto se sarà effettuata in base a “riconoscibili criteri di competenza ed apertura alla società”, così come previsto dal Regolamento del PD nazionale per le candidature al Parlamento.
Da alcuni giorni, invece, arrivano notizie secondo le quali i listini verrebbero composti solo in piccola parte da personalità provenienti dalla società civile, mentre risulterebbero prevalenti nomi di esponenti del partito. Ed anche in Toscana sembra affermarsi questo indirizzo.
Se ciò avvenisse, sarebbe un brutto esempio che delegittimerebbe il buon risultato realizzato con le recenti primarie.
Ci rivolgiamo quindi alla direzione regionale e nazionale: le primarie consegnano al Partito Democratico la responsabilità di dare un nuovo slancio al Paese riavvicinando i partiti e la politica ai cittadini, anche attraverso la scelta dei nostri rappresentanti. Dover spiegare equilibri e tatticismi renderebbe più difficile il lavoro di chi, come tutti noi, nelle prossime settimane sarà impegnato nella campagna elettorale per arrivare al governo del Paese.
Se invece saremo aperti e coraggiosi, i cittadini continueranno a fidarsi di noi!
Bosi Sara e Sanquerin Camilla
Baldi Alessandro
Boreaniz Luciano
Bosi Anna
Bosi Manuela
Canzani Arrigo
Cella teresa
Ciullini Lorenzo
Ciullini Leonardo
Conti Gloria
Costantini Edoardo
Dalidi Marisa
Daly Alessandra
D’Aguì Angelo
Falorni Massimo
Guarducci Andrea
Labanca Massimo
Lenzi Gloria
Mannini Antonella
Margheri Andrea
Matulli Giuseppe
Mayer Marco
Melani Carlo
Neri Giuliano
Ossadi Giacomo
Papi Elena
Puggelli Francesco
Quercioli Maria
Soldi Luca
Soldi Martina
Surace Marco
Toccafondi Maurizio
Tucci Massimo
Vanni Gianfranco
Zecchi Stefano
Bravissimi. Condivido pienamente la vostra posizione e la vostra iniziativa. Cambiare e innovare significa rompere gli schemi e le rendite di posizione consolidate ed avere il coraggio di non scendere a compromessi per essere certi di raggiungere un successo condiviso e consolidato. Costa molto di più ed è molto più rischioso, ma non vedo alternative.
Complimenti, e continuate così
Luigi