Il programma elettorale di Giuseppina Bonaviri, candidata sindaco a Frosinone
Candidata Sindaco
Per la mia e vostra “Piccola Capitale”: Frosinone
1) Beni Comuni
Lo sviluppo di Frosinone capoluogo di provincia, quale motore di sviluppo indipendente ed autogeno, attraverso il migliore utilizzo delle proprie risorse naturali e pubbliche passa dallo scambio della conoscenza e del pensiero, ponendo al centro l’essere e non l’avere, in modo libero da censura o da altri impedimenti. Questo, per noi, diventa la priorità nella gestione della città. Le risorse di un Comune, a partire dall’azzeramento degli sprechi già dalle campagne elettorali, non possono essere intese solo come quelle finanziarie ( in una logica di entrate/ uscite), bensì come l’insieme delle proprietà, del personale, delle imprese industriali/ commerciali e degli immobili che a vario titolo appartengono al Comune. I beni comuni sono patrimonio di tutti, indisponibili sul mercato, non negoziabili. Sono altro dalla proprietà statale o privata, sono beni di proprietà sociale e la loro gestione deve riguardare sia il governo sia le amministrazioni pubbliche sia i cittadini. Ambiente, territorio e paesaggio, patrimonio storico e culturale, democrazia sono un bene comune così come le forme di conoscenza collettiva, i saperi e le culture locali. L’acqua è vita non fonte di profitto. L’aria è vita non fonte di avvelenamento: più biciclette, più trasporto pubblico di qualità, car e bike sharing, e pedibus. La città di Frosinone deve crescere in qualità ed in capacità di recupero urbano, in aree verdi, zone pedonali e in spazi pubblici aggregatori di energie, luoghi questi idonei a mamme, bimbi, giovani, anziani. Le aziende e le proprietà comunali non devono essere privatizzate ma gestite secondo criteri di nuova economia solidale. La partecipazione democratica non può essere uno slogan: deve essere un modo nuovo di concepire l’impegno politico e amministrativo. Attivare allora nell’immediato: consigli di quartiere, consulte tematiche, forum cittadino-dei diritti-delle pari opportunità, una consulta delle bambine-i e per l’infanzia. Si stabiliranno spazi aggregativi comuni quali luoghi aperti di proposte del cittadino con una campagna innovativa ” Uno spazio in comune, uno spazio in ogni comune” . Per l’efficienza e trasparenza della macchina comunale si stabiliranno dei tetti per gli stipendi del management sia del Comune che delle Aziende Partecipate che saranno gradualmente convertite in servizi di gestione pubblica. Ai cittadini dovrà essere messo a disposizione uno sportello virtuale dove esprimere le proprie opinioni sull’operato degli amministratori, per esporre i problemi del proprio quartiere o della città e proporre soluzioni alternative. Tutte le delibere comunali saranno rese pubbliche on-line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i commenti da parte dei cittadini. Le sedute del consiglio saranno video e on-line così come sarà immediatamente on-line ogni delibera consiliare e la pubblicazione sul sito ufficiale di schede personali dei componenti della giunta comunale. Sul sito ufficiale si pubblicheranno i regolamenti comunali, le pianificazioni d’interventi e di atti decisionali di carattere amministrativo che riguardino gare d’appalto prevedendo per i cittadini la possibilità di fare proposte ed esprimere pareri. Si creeranno strumenti di comunicazione digitale ad accesso libero ai cittadini per il monitoraggio e la verifica delle azioni pubbliche e di tutte le forniture di servizi con relativi contratti e fornitori. Sarà creata una banca dati on-line per le gare di appalto delle ditte vincitrici con relative certificazioni antimafia, elenco dei fornitori e dei consulenti comunali. Saranno eliminati i gettoni di presenza e le indennità per gli amministratori comunali che percepiscono già uno stipendio e-o permessi retribuiti. Si introdurranno referendum popolari senza quorum consultivo, propositivo, abrogativo su materie di esclusiva competenza locale. Si introdurrà il diario pubblico di ogni Assessore: ogni assessore verrà fornito di un blog collegato al sito del Comune che dovrà aggiornare in tempo reale a fine giornata. In questo modo cittadini e media potranno seguire quotidianamente l’azione dei loro amministratori. Introdurremo una nuova possibilità per i cittadini di partecipare al consiglio comunale con domande ed interventi: limitando i tempi di intervento dei consiglieri si darà la possibilità al cittadino presente fisicamente nella sala o collegato via internet di fare domande e brevi interventi. Se richiesto dallo 0.5% dei cittadini, una volta l’anno, nell’ambito di un programma ”La parola ai cittadini” si realizzerà una serata partecipativa con facilitatori, difensore civico, e l’intera giunta, in cui i cittadini avranno diritto di fare proposte o critiche per la loro città in un tempo massimo di tre minuti ed un contraddittorio di un minuto, così che la proposta sarà messa ai voti per alzata di mano. Si otterrà così una lista di proposte messe in ordine decrescente di voto. La giunta comunale potrà fare interventi per chiarire aspetti della proposta prima del voto con un tempo massimo di tre minuti e sarà obbligata a portare avanti le tre proposte più votate dai cittadini.
Andando ai singoli temi, ecco come interverremo:
a) Gestione pubblica dell’acqua e rifiuti
Sull’acqua consideriamo essenziale che la gestione del sistema idrico integrato sia totalmente pubblica e guardiamo alla costituzione di una azienda speciale, consorziandoci con i comuni limitrofi. Le tariffe dovranno essere rimodulate rispettando i principi di gratuità per una quota minima giornaliera e dell’assenza delle remunerazioni del capitale. Il Comune deve essere parte attiva aderendo al coordinamento dei comuni a favore dell’acqua pubblica e con azioni volte a prevenire future scelte tendenti ad annullare l’esito referendario. Si adotteranno iniziative specifiche come l’abolizione della buste di plastica, il disincentivo all’uso dell’acqua in bottiglia di plastica e si adotterà la gestione integrata dell’intero ciclo delle acque ( potabile, fogne, acqua piovana). Per la manutenzione straordinaria alle infrastrutture si stabiliranno piani finanziati dalla Regione per accedere a fondi europei. Occorre anche stimolare iniziative che coinvolgano i privati per investimenti in attività di interesse comune anche tramite forme di sponsorizzazione virtuose.
Alcuni punti specifici:
a. Quota minima giornaliera gratuita 50 mc pro capite e pagamento del surplus a costi crescenti in relazione alla crescita dei consumi pro capite
b. Disincentivo all’uso dell’acqua in bottiglia nelle scuole e nei pubblici uffici (Campagna di informazione “Imbrocchiamola”) prevedendo incentivi agli esercizi aderenti; installazione di fontanelle leggere
c. Gestione integrata dell’intero ciclo dell’acqua potabile, fogne, acqua piovana da introdurre nel regolamento edilizio per le ristrutturazioni, nuove costruzioni, scuole e edifici comunali
d. Forte contrasto agli allacciamenti idrici e fognari abusivi.
Promuoveremo la logica “rifiuti zero” raggiungendo livelli di raccolta differenziata del 75% con la creazione di un piano comunale sulla gestione dei rifiuti che veda come prima priorità la prevenzione e la riduzione a monte dei rifiuti e poi, come snodo centrale, la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio. Un piano che avvii attività virtuose per la valorizzazione di rifiuti differenziati, incentivando l’economia dei rifiuti riciclati a partire da iniziative quali il commercio di beni inutilizzati in primo luogo istituendo un Comitato della Trasparenza e Partecipazione che acceda ai dati di monitoraggio e gestione delle attività e che punta sull’innovazione con una seria riconversione produttiva macrosociale.
b) Risparmio energetico e fonti rinnovabili
La crisi di questi ultimi anni, ha portato al sostanziale abbassamento del potere di acquisto e dei redditi dei cittadini ed un dato rimane costante: l’Italia detiene il più alto prezzo dell’energia a livello europeo.
Nel contempo il Pianeta va rapidamente verso un innalzamento della temperatura media, a causa di una crescente quota di emissioni nocive, a cui si può rispondere attraverso azioni di efficientamento e risparmio energetico, e di produzione di energia da fonti rinnovabili. Su questo tema fondamentale, ancora di più quando le bollette energetiche continuano a crescere insieme ai prezzi dei combustibili, indichiamo alcune tra le iniziative ed azioni specifiche da adottare:
a. Sviluppare il piano energetico comunale
b. Applicare e tutti gli edifici pubblici la legge 10-91 sulla certificazione energetica, dagli uffici comunali alle scuole gestite dal comune, sensibilizzando anche il Provveditorato ad adeguare gli edifici scolastici ricadenti sotto la propria giurisdizione.
c. Sensibilizzare la cittadinanza giovane sui temi del risparmio energetico e sull’urgenza di utilizzo di energia da fonte rinnovabile inizialmente con: promozione di un progetto eco-didattico con conferenze nelle scuole tenute da personale volontario; sensibilizzazione della cittadinanza adulta con assemblee pubbliche; azioni di responsabilizzazione degli utenti nei locali pubblici.
d. Attivare circuito del credito locale per sostenere famiglie e piccole imprese nella loro volontà di realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica o termica.
c) Mobilità
La mobilità è un settore strategico per la vita di una città. Una corretta pianificazione può consentire economie rilevanti di risparmio di tipo energetico-economico e in termini di emissioni in atmosfera di CO2 ed inquinanti del traffico, dando una immediata risposta al miglioramento della soddisfazione della qualità della vita del cittadino. In quest’ottica il Comune deve influire anche sulle scelte a carico di altre autorità strutturando un rapporto dinamico con Ferrovie dello Stato ed altri gestori del traffico ed istituendo collaborazioni con i comuni limitrofi per una ottimizzazione dell’offerta. Importante appare attivare servizi- con la co-partecipazione fra comuni sintonici- per sviluppare un trasporto pubblico sano (car e bike sharing, noleggio pubblico a basso costo di auto e mini bus elettrici e a chiamata, realizzazione di percorsi cittadini e pista ciclabile circumlacuale). Importante in tal senso sarà un ammodernamento della rete viaria accompagnato da una gestione intelligente del traffico e dei parcheggi – che saranno di scambio e con tariffazione rimodulata nel rispetto delle esigenze dell’utenza – rivedendo la gratuità e meccanismi di franchigia ad esempio di ’30 min.
Il piano di mobilità comunale per i disabili sarà alla base dei nostri primi interventi insieme all’attenzione sulla modalità di telelavoro, che impatta sulla mobilità e rappresenta una delle più grosse opportunità mancate per riformare la sostenibilità dei trasporti e del lavoro e sostenere i tempi di compatibilità di genere.
d) Il Bilancio
Il bilancio deve diventare il primario Bene Comune di una città partecipata. A tal fine, semplicemente proponiamo che il comune pubblichi tutte le voci di spesa corrente e in conto capitale che sostiene durante l’esercizio amministrativo. Questo per dare la possibilità alla cittadinanza di esprimere
pareri (inizialmente non vincolanti) sull’efficienza e l’efficacia della spesa ed attivare così processi di miglioramento dell’attività comunale e dei risultati da essa raggiunti. Vi è tanto da fare per raggiungere quei livelli qualitativi di spesa di una città che sia moderna e funzionale, competitiva dentro e fuori la Regione. Dobbiamo garantire con rigore e metodo l’equilibrio finanziario dell’ente sapendo che nei primi periodi non ci sarà la possibilità di effettuare investimenti. Un comune autosufficiente è di per se virtuoso e premiante.
Il Bilancio comunale, dettagliato ed articolato, in maniera tale da essere facilmente compreso dalla cittadinanza, deve essere dunque illustrato con conferenze pubbliche periodiche e messo in rete sul sito comunale. Va introdotta la destinazione d’uso delle tasse pagate dal cittadino, anche a livello comunale. Con questa ottica si ritiene necessaria la creazione di un soggetto terzo, l’Osservatorio Comunale della Governance, che verifichi i risultati ottenuti dai singoli amministratori ed uffici di settore ed i profitti delle società partecipate e pubbliche e favorisca l’obbedienza civile degli amministratori. Si ritiene utile effettuare e pubblicizzare il censimento approfondito delle proprietà che a vario titolo afferiscono al comune e delle loro rendite con lo scopo di ottimizzarne l’impiego verso iniziative economiche rinnovate. Contenendo poi i costi del personale con la riduzione di contratti su base fiduciaria e di consulenze esterne si ridurranno le voci del bilancio in uscita. Inoltre il personale ed i dirigenti comunali saranno così maggiormente responsabilizzati e coinvolti pienamente negli obiettivi annuali da raggiungere. La necessità di contenere i costi del personale impone di ridurre drasticamente il numero di quanti vengano assunti nello staff del sindaco o con contratti fiduciari o di consulenza. Questo provvedimento, a nostro giudizio, sarà in grado di ridurre notevolmente le voci in uscita del bilancio comunale.
e) Frosinone nella rete delle città virtuose e intelligenti
Ci si metterà in gioco sottoponendo il sistema urbano ad un confronto con altre città italiane ed europee come qualificatore di vivibilità per ambienti urbani. Si farà ricorso alle tecnologie moderne di comunicazione per assicurare un governo più efficiente e sostenibile in termini di infrastrutture, informatico ed informativo. Frosinone “piccola capitale”, territorio – macroarea in cui la crescita congiunta della conoscenza, dell’inclusione sociale, della cultura, del turismo sia la via praticabile e prioritaria.
Facilitare la riconversione di vecchie strutture ed edifici comunali come anche di alcune strutture militari; attivare un Osservatorio prezzi tramite una rete di utenti ampia ed efficace; rilanciare il centro storico a partire dalla rinascita del vecchio Teatro Nestor dove poter riproporre eventi artistici nazionali e dei locali storici (ex-cinema Vittoria ed Excelsior) da adibire a laboratori artistici aperti alla cittadinanza, agli artigiani per il rilancio di attività artigianali locali ed itineranti, alle scuole con visite guidate. Si prevede la ristrutturazione e l’ampliamento del Museo comunale di Frosinone come la salvaguardia di tutto il patrimoni artistico locale (vedi Terme Romane, Piloni). Le biblioteche comunali avranno un posto di avanguardia nella edizione di un Premio letterario Città di Frosinone che aprirà le porte a giovanissimi e infanzia per la riscoperta di autori classici e contemporanei locali e nazionali. La Casa della Cultura “Giuseppe Bonaviri”, ex –mattatoio, sarà la naturale casa della cultura di Frosinone, indipendente e libera, aperta alle proposte di gruppi locali giovanili e polo di attrazione per artisti provenienti da tutta Europa. Si istituiranno borse di studio per giovani artisti aderendo ai fondi comunitari e si proporranno, in sintonia con i luoghi sacri della cultura ed istruzione locale (Conservatorio di musica, Accademia delle belle arti, Università di Cassino, Provveditorato agli studi), corsi di formazione ed aggiornamento quale Polo Aggregativo di talenti che sarà attrattivo di mobilità per intellettuali, ricercatori e storici.
f) Pianificazione urbanistica
Accresciamo l’efficienza delle strutture pubbliche, rivedendo quella logica spesso perversa per cui il privato è più efficiente, dunque naturalmente idoneo a surrogare le lentezze ed incapacità dei soggetti pubblici. Dietro l’inefficienza si nascondono illegalità ed interessi. Trasparenza e partecipazione, attribuzione di responsabilità, lotta all’evasione sono le radici di un vivere sano e tutelato. Cubatura zero, rivisitazione dell’uso del territorio e dell’organizzazione dei servizi, utilizzo delle strutture comunali dismesse e loro riqualificazione, piano straordinario agevolato alle giovani coppie e alle famiglie bisognose come ai cittadini non appartenenti all’Unione Europea con regolare permesso di soggiorno , contributi a fondo perduto attraverso la stipula di convezioni regionali a persone disabili per l’abbattimento di barriere architettoniche delle loro abitazioni, creazione di un data base unificato delle agenzie immobiliari per una percezione concreta e quotidiana del surplus di offerta. Realizzeremo un sistema informativo trasparente territoriale per pianificare e controllare il territorio e che fornisca la base conoscitiva come tariffa puntuale relativa ai rifiuti, controllo dell’abusivismo e dell’evasione fiscale e sia atto alla redazione di un rapporto annuale sulla sostenibilità di Frosinone. In un contesto di autonomia, ci si impegna a fare una ricognizione del patrimonio architettonico esistente creando spazi confortevoli ( esempio sistemazione del verde lungo il fiume Cosa) e a favorire la presenza di luoghi fisici idonei alla nascita di un polo universitario decentrato da Roma nel campo delle scienze agricole ed ambientali. La valorizzazione delle aree verdi con l’adozione di isole verdi su tutto il territorio e la riscoprire dell’agricoltura, antica vocazione del popolo ciociaro, indicano nuovi modi di pianificazione del territorio. In tal modo poi si consentirà la riduzione del percorso produzione-consumo con la valorizzazione dell’agricoltura sociale ed il sostegno ai consorzi e cooperative che favoriscono il reinserimento di soggetti svantaggiati. L’agricoltura sociale, le fattorie sociali, sono oggi il nesso tra sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e approvvigionamento alimentare. Si tratta di un vero strumento operativo per l’applicabilità di un welfare moderno e competitivo.
g) Cooperazione e finanziamenti tra enti locali ed altri soggetti
Favorire la costruzione di più reti settoriali per i diversi servizi di reciproco interesse fra i comuni del comprensorio e dei distretti limitrofi, che veda al centro del sistema-macroarea il capoluogo ciociaro, in modo da ottimizzare le risorse valorizzando tutte le possibili sinergie e abbassando gli sprechi con l’ ottimizzazione dei risultati. Attiveremo all’interno della macchina amministrativa le funzioni di ricerca, promozione ed attivazione dei bandi emessi dalle strutture sovracomunali (Provincia, Regione, Stato, Unione Europea) sia come supporto per la partecipazione ai bandi dell’amministrazione comunale sia quale consulenza per la partecipazione da parte dei cittadini, delle associazioni e delle imprese locali all’interno di tali opportunità.
h) Sanità
La difesa ed il potenziamento delle Strutture Socio-Sanitarie sono forti priorità. Il Comune dovrà dare indirizzi politici interagendo con Asl e Regione. Le lunghe liste di attesa, ritardi dei rimborsi ai pazienti colpiti da malattie croniche, difficoltà nell’attuazione di programmi domiciliari, continuità terapeutica carenti fanno si che un Comune diventi sinonimo di contrasto a tutte quelle forme di disagio e forme di emarginazione sviluppando un welfare integrato con il terzo settore ed il volontariato, con i privati che a titolo di gratuità vorranno diventare depositari di benessere. Contrasteremo dunque ogni forma di discriminazione e tuteleremo la salute dei cittadini più indigenti ed emarginati- come persone detenute o dimesse dal carcere, immigrati, senza fissa dimora- a partire dalla costituzione di un Ambulatorio popolare che prevenga ulteriori disagi sociali e permetta, interagendo con la ASL deputata, diagnosi precoci e trasferimenti veloci in strutture reputate più idonee per la creazione di una comunità sempre più inclusiva e sana.
2) Frosinone primo hub italiano del Mediterraneo.
Agganciare Frosinone ad una naturale direttiva dello sviluppo italiano nel Mediterraneo.
Il Mediterraneo “allargato” è senza dubbio lo spazio geopolitico più esposto alle ventate di destabilizzazione che soffiano sul sistema politico-economico internazionale. Area di contrasti sociali, economici e culturali ma, allo stesso tempo, caratterizzato da forte dinamismo commerciale e interessanti interdipendenze geo-economiche, tra le due sponde nord e sud, che delineano vincoli e opportunità per un processo di integrazione avviato oltre venti anni fa. L’integrazione economica e sociale nel Mediterraneo, iniziata nel 1995 con il Processo di Barcellona a livello europeo e con la Conferenza di Lisbona dell’APM a livello regionale è una delle più grandi occasioni che l’Italia deve saper cogliere nel suo percorso di rilancio. Tutte le città, da ora anche Frosinone, devono costruire il proprio profilo strategico in tale area, cercando di puntare su un rilancio complessivo della propria immagine.
Ciò consente di posizionarsi in maniera ottimale nella percezione degli operatori stranieri diventando contemporaneamente un importante nodo della rete più ampia impegnata a stimolare relazioni attraverso qualità ed eccellenze. In tal senso la Regione Lazio, ed in particolar modo la città di Frosinone, risultano per la loro centralità geopolitica, bene posizionate. Essere poi un territorio fatto da piccole e medie imprese talvolta può essere un vantaggio. È necessario promuove quello che il territorio locale sa veramente “fare”. Frosinone avrà un suo ruolo nello spazio Mediterraneo con azioni concrete accompagnate da politiche pubbliche. Tutto ciò a partire dal fatto che il motore dello sviluppo, oggi, non è più rappresentato dagli Stati bensì dalle aree metropolitane. Bisogna puntare sui settori più strategici, moderni, ad elevato valore aggiunto: innanzitutto le infrastrutture immateriali, la filiera delle comunicazioni moderne, la banda larga, la connessione veloce, le reti di seconda generazione. Da questo punto di vista, il ritardo accumulato in questi anni può ribaltarsi e le condizioni competitive trasformate in vantaggio per una moderna e innovata imprenditoria frusinate desiderosa di puntare su una semplice ma ambiziosa idea: fare del centro Italia l’hub connettivo dell’area euro-mediterranea, fare di Frosinone una piccola Capitale.
E’ su questi temi che si giocano le prossime possibilità di successo della nostra città. Costruiamo una nuova stagione di relazioni economico – culturali con il bacino Mediterraneo rilanciando l’immagine in campo nazionale ed internazionale del nostro territorio.
3) Genere e Generazioni
a) Genere e generazioni per un nuovo equilibrio famiglia-lavoro.
Far emergere innovazione e sviluppo dalla creazione di un Patto Generazionale che diventa fonte di sapere. Attraverso il censimento degli immobili comunali soprattutto del centro storico si possono ottimizzare e rendere fruibili spazi di condivisione per i giovani che diventano la catena del rilancio di antichi mestieri. In questi luoghi della memoria entreranno gli anziani che sono portavoce di grandi ricchezze. Non vogliamo centri sociali chiusi ma opportunità di scambio con tutte le componenti sociali. Frosinone città interculturale produttrice, tra Roma ed il Mediterraneo, di linfa nuova. La regolamentazione del rapporto di lavoro (più flessibilità dei tempi di lavoro a favore della lavoratrice mamma con la conseguente rimodulazione della struttura retributiva), la leva fiscale dal quoziente familiare alla detraibilità selettiva di alcune spese legate alla cura dei bambini in età prescolare (ad esempio le badanti), il ricorso ai fondi strutturali dove i regolamenti comunitari prevedono specifiche forme di investimento proprio sulle misure di conciliazione di vita e professionale. Si prevede obbligatoriamente la messa in atto a livello comunale del bilancio di genere in un approccio di benessere comunitario. Si agirà al rafforzamento della consigliera di parità offrendo servizi di consulenza gratuita. Si realizzeranno progetti pilota per micro-nidi e centri ludici per prima infanzia, per asili nido con l’adozione di nuove strutture o ristrutturazioni, ampliamenti e adeguamenti di strutture esistenti. La nostra amministrazione metterà mano ad una profonda revisione dello Statuto comunale cosi che questo possa tornare , nel suo primario valore, lo strumento di partecipazione democratica attraverso la reintroduzione, come già specificato, dell’istituto referendario e la previsione di delibere di iniziativa popolare.
b) Per una città a misura di Donne e Giovani
L’affermazione di genere all’interno di una prospettiva che garantisca parità di gender con accesso a ruoli decisionali e contro gli stereotipi di genere. La compatibilità dei tempi di conciliazione della vita familiare con gli orari e i tempi della vita lavorativa e scolastica. L’attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento. Attrezzare spazi comunali adeguati di accoglienza in sostegno delle lavoratrici madri con figli minori a carico. Donne e uomini hanno bisogni diversi e usano la città in modo diverso: il bilancio di genere anche nel nostro comune per valutare l’impatto delle decisioni di spesa sulla disuguaglianza di genere. Le politiche di genere sono trasversali e non settoriali. Analizzando i dati sulla condizione della popolazione in ottica di genere abbiamo capito che è importante leggere le fasce di età come fasce di bisogni. Per questo la popolazione, per uno studio stratigrafico iniziale, sarà divisa in quattro grandi fasce: l’area di interesse primario infanzia ed adolescenza, età 0-18 ; l’area di conciliazione famiglia-lavoro, che comprende la popolazione impegnata contemporaneamente nel mondo del lavoro e nelle attività di cura per infanzia, adolescenza ed anziani, età 19-64; l’area di supporto ed assistenza che offre aiuto all’area di conciliazione, età 65-79; l’area di cura anziani, con perdita di autonomia e bisogni di assistenza e cura, età superiore agli 80 anni. Il bilancio di genere, oltre all’analisi di contesto, necessaria per ricavare informazioni sui bisogni della popolazione, produce anche una analisi dei servizi erogati che mettono in evidenza molto chiaramente il fenomeno delle nuove povertà. In un periodo di grave e profonda crisi economica si fa ancora più stretto il binomio donne-povertà. Le giovani donne, nonostante il livello di istruzione più alto dei coetanei, hanno grosse difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro; molte lavorano nel settore dei servizi (per esempio in cooperative) con redditi bassi, spesso senza sufficienti garanzie. Emerge che le donne sole con figli, con scolarità medio-bassa, sono a rischio di povertà. Anche se non perdono il lavoro, non ce la fanno a far fronte alle spese per l’affitto e per una vita dignitosa per sé e per i propri figli. Questi dati nazionali sul bilancio preventivo del comune dovranno essere seriamente considerati per quantizzare la spesa delle politiche sociali locali. Si prevede l’introduzione di un fondo di solidarietà destinato alle famiglie più colpite dalla crisi economica, tra cui quelle monoparentali con minori a carico e quelle composte da ultra-sessantacinquenni a basso reddito, oltre ad autorizzare agevolazioni ed esenzioni alle famiglie in difficoltà economiche. In un momento in cui le risorse scarseggiano è fondamentale assicurarsi che le risorse arrivino dove il bisogno è più forte e pressante.
Una società nuova, attenta ai bisogni della persona non può non nascere dall’ascolto dei bisogni delle sue fasce più svantaggiate, talenti sprecati, non compresi e non valorizzati. Noi dobbiamo avere una visione di città diversa, più vivibile e più bella, in cui si possa crescere insieme, uniti, complementari per la rinascita collettiva. Una città in cui le donne possano essere anche madri e non solo, in cui possano essere e diventare tutto ciò che desiderano, tutto ciò per cui sono portate, tutto ciò in cui sono competenti. Senza limiti, senza imposizioni, senza sacrifici: scuole a tempo pieno, asili nido, parchi e ludoteche; spazi per crescere insieme, per passare dallo studio al lavoro, dalla formazione all’ascolto; centri in cui si fondono i saperi e dove si saldi un patto generazionale affinché chi più sa e più ha diventi modello e mentore per chi ancora è indietro. Spazi da creare insieme.
4) Etica e Politica
L’etica base di una rinascita della politica amministrativa. Senza etica non c’è società. Per raggiungere livelli elevati di etica in un territorio tanta è la strada da percorrere. Dopo l’utilizzo abnorme che si è fatto della parola ‘etica’ con riguardo alla crisi finanziaria globale ora è il momento della questione morale in politica, che è praticamente ciclica tanto che i cittadini si sono ormai assuefatti all’idea che gli scandali siano persino fisiologici nell’amministrazione della cosa pubblica. Esiste, infatti, un sistema di potere che ha sconfinato dalle sedi istituzionali originarie, riproducendo a dismisura luoghi decisionali parcellizzati: le nostre amministrazioni comunali e regionali sono affollate di comitati, consorzi ed agenzie. Un tale proliferare non è solo un costo in termini di bilancio e di efficienza del servizio pubblico è anche la pericolosa occasione del rafforzarsi ed infittirsi di una rete di clientele tra politici, funzionari e imprenditori. Come per l’economia, anche in politica non basta affidarsi all’etica dei singoli: oltre ad essere una questione personale, cosa può il comportamento individuale di pochi di fronte ad un malcostume diffuso e radicato? Uno Stato moderno e democratico non può lasciare all’arbitrio degli individui il funzionamento corretto delle proprie istituzioni. Disporre di un organo legislativo per disegnare il sistema istituzionale in modo coerente e cancellarne i cloni, atti solo al proliferare delle nomine e di posti di lavoro fittizi è fondamentale. Sulla questione morale è indispensabile l’intervento dello Stato e degli organi di cui dispone costituzionalmente; dall’altro, la portata della sua azione dipende dal coraggio della sua classe dirigente, particolarmente quella che, ha il potere di deliberare.
Proponiamo alcune iniziative che puntano al raggiungimento dell’ obiettivo:
a) Limite di mandato cumulativo di 10 anni per qualsiasi incarico pubblico e politico.
a)Anagrafe degli eletti e degli amministratori.
b)Divieto di cumulo degli incarichi pubblici o in società, enti, consorzi a partecipazione o interesse pubblico.
c)Incompatibilità di incarichi pubblici per persone con interessi privati in palese conflitto con il bene pubblico.
d)Incompatibilità di incarichi pubblici per persone con incarichi di rilievo in società private che agiscono in ambito pubblico.
e)Pubblicazione e trasparenza dei bilanci dell’amministrazione, di partiti, associazioni e comitati.
g) Completa trasparenza e pubblica accessibilità degli atti e contratti pubblici.
h) Registro comunale del testamento biologico.
i) Registro comunale unioni di fatto.
5) Tecnologie dell’informazione e della comunicazione per il rilancio di una moderna socialità ed imprenditorialità.
Le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione sono oggi riconosciute quale motore di nuova cultura, innovazione e imprenditorialità. Ciò sarà uno standard a Frosinone “piccola capitale”. Nella attuale crisi economica e sociale non c’è futuro per il Paese se non si pensa di ritornare ad una cultura imprenditoriale che nel resto del mondo è motore di sviluppo economico ( a partire dagli Stati Uniti della Silicon Valley passando per la Cina fino ad arrivare al Sud Africa e in Nigeria). E’ dovere di una città capoluogo attrezzarsi e fronteggiare il cambiamento. A livello nazionale da alcuni mesi nascono e si diffondono iniziative di supporto alla nascita di start up tecnologiche che hanno portato risultati sorprendenti in termini di sviluppo socio-economico. Vogliamo organizzare il primo Start Up Incubator anche nella citta’ di Frosinone per poter sostenere i nostri giovani e le nostre donne. La tecnologia, motore di nuova socialità, va valorizzata e trasformata in crescita economica e occupazionale. Daremo vita ad iniziative di “Bar Camp” tematico, per un confronto aperto, destrutturato e orizzontale nella cittadinanza, finalizzato alla definizione e realizzazione di progetti di sviluppo imprenditoriale basati sui nuovi saperi. La tecnologia oggi permette anche da noi di attivare, a costo zero, reti di comunicazione immateriale con tutto il mondo, a partire dalla realizzazione di un portale di sviluppo territoriale – www.frosinone.com – che sarà “disegnato” in logica “open source” e “wiki” ovvero sviluppato e gestito in collaborazione con la comunità frusinate. Innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale, rilancio della cultura per una moderna socialità ed imprenditorialità: la tecnologia quale apri-pista allo sviluppo di una città di medie dimensioni.
Per tutto questo abbiamo messo in cantiere un progetto – che puntando alla creazione di una rete mediterranea e nazionale dei beni comuni per il rilancio dell’economia italiana- farà di Frosinone una piccola capitale.
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