Il manifesto politico degli Innovatori Europei
Innovatori Europei è una associazione radicata in numerose città italiane ed internazionali ed annovera nelle proprie file personaggi di spicco provenienti dalla società civile, dalle professioni, dall’imprenditoria, dal mondo intellettuale e politico.
Dal 2006 attiva in Italia e in Europa come centro studi e movimento politico, Innovatori Europei ambisce a diventare elemento di aggregazione di tante realtà innovative operanti nel vecchio continente.
Innovatori Europei vede in Europa e nel Mediterraneo il baricentro dello sviluppo europeo e mondiale dei prossimi decenni, nell’Italia il naturale attrattore di nuova ricchezza e nuovi saperi, ed in Roma la futura capitale culturale ed economica dell’area euro-mediterranea.
Altresì crede che nell’Europa rinnovata una ridistribuzione della ricchezza, a mezzo di una nuova fiscalità partecipata e di una revisione mirata della spesa pubblica, sia urgente e necessaria.
Infine ritiene l’innovazione quale metodo guida nello studio e nella comunicazione politica.
– Europa
L’Unione Europea, come si è configurata attraverso gli anni, è un organismo politico internazionale che necessita di modifiche e miglioramenti.
Appare ormai indispensabile: coordinare, ma non imporre, le politiche europee attraverso istituzioni comuni, specialmente per le politiche economiche e fiscali; semplificare i processi decisionali con l’approvazione a maggioranza qualificata; ampliare le competenze del Parlamento europeo; attivare strumenti finanziari comunitari con cui avviare cantieri di sviluppo nell’area euro-mediterraneo.
Questi i principali elementi di aggregazione dei popoli europei, in una strada accidentata e difficile, che conduce verso due mete esaltanti, la federazione europea prima e gli Stati Uniti d’Europa poi.
– Italia
L’Italia è in un momento decisivo. Finita la prima fase della globalizzazione, a cui ha partecipato non da protagonista, oggi il nostro Paese si trova a pagarne le conseguenze, principalmente in termini di mancata competitività.
Per sanare tali ritardi, è fondamentale partire da due semplici obiettivi – crescita e lavoro – da raggiungere a partire dall’avvio di cantieri nazionali ed europei per la crescita.
Il sistema fiscale italiano è freno alla nostra competitività, in quanto rende oggi impossibile la creazione di nuova ricchezza mentre facilita la conservazione di rendite e vantaggi competitivi, e non riesce a combattere l’enorme fenomeno della evasione, a scapito del ceto medio-basso. Esso è altresì collegato ad una spesa pubblica, molte volte inefficiente ed inefficace, che va rivista in maniera intelligente.
E proprio con le risorse liberate, da un sistema di fiscalità realmente progressivo e partecipato e da una spesa pubblica divenuta efficace ed efficiente, il Paese deve urgentemente investire nei settori legali alla sostenibilità del nostro sviluppo, creando lavoro qualificato.
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