Il Governo Renzi – Lanzetta – D’Alema
E’ davvero la prima volta in vita mia, vi prego di credermi, che sputo sentenze con il tremore di avere ragione. I pierini di solito presuppongo di averla come dato naturale.
Questa volta spero proprio di sbagliare sonoramente, come del resto mi capita spesso. So bene infatti che dopo la carta Renzi si va in prigione senza passare dal via, come al Monopoli.E chi mi conosce sa quanto ho sperato nel sindaco fiorentino.Almeno come scopa nuova per spazzare il vecchio.
Il fallimento di questo che non è un governo ma un puro stato d’animo, improntato alla speranza più irrazionale, comporterebbe non solo di bruciare con Renzi l’unica chance di una leva di nuovi quadri riformatori , ma anche di consumare ogni ambizione del PD (immaginate la revanche dei vecchi bersaniani se Renzi torna con le pive nel sacco) e anche di dare un colpo mortale all’invadenza del Quirinale, che rimane pur sempre l’unico appiglio in questa tempesta.
Detto questo il governo non mi piace proprio.
Non mi piace in assoluto per composizione e procedura, non mi piace in relazione alle suggestioni che Renzi aveva alimentato. Siamo molto più indietro che con Letta.
I nomi, presi uno per uno non valgono i precedenti: Padoan è un saccomanni più furbetto, con una vena di dalemismo tattico: ma dov’è lo scarto?
La Mogherini è una debuttante allo sbaraglio fresca di master brillantissimo in relazioni internazionali. Ma poco più di uno sherpa non il capo della diplomaria di un paese che deve ricostruire il modo in cui è percepito politicamente e commercialmente.
La Giustizia va il meno politico dei politici e il più etereo dei competenti.Con il marchio dell’inciucio con berlusca.
Le due vispe terese (Masdia e Boschi) sono tali.
Poletti è il peggio del protezionismo immobilistico dell’economia nazionale, oltr4e che rafforzare l’iupoteca dalemiana ( ma chi ha rottamato chi?)
Martina è promosso ministro dopo un’esperienza di nullismo come sottosegretario all’Expo ( e ci risiamo con il dalemismo-bersanismo)
Franceschini alla cu8ltura vale solo per il suo ristretto, ma molto ristretto inner circle, che si occupa di indotti culturali.
La Guidi è una confusa reazionaria figlia di papà.
Della delegazione NCD non ne parliamo.
La Lanzetta da la cifra al tutto: una brava donna, ma perchè ministro e non preside o commendatore?
Se poi volessimo addentrarci nella geografia delle funzioni: il comparto economico non è ne tecnico ne politico.Quyello degli apparati è disancorato da un’idea di gestione innovativa.Quello della spesa è casuale.
Manca poi ogni riferimento alla svolta digitale, o alla valorizzazione formativa, con l’ennesimo rettore che torna a bottega alla Pubblcia Istruzione.
Il tutto con il marchio delle tre ore di pasticci nella stanza del Presidente.
Il rischio vero è che Renzi pensi davvero di fare il sindaco d’Italia, governando tutto dal bunker di Palazzo Chigi, con del Rio. Una vera follia.Tanto più che la sua maggioranza è già logora prima di cominciare ed è escluso che con questa comnpagine possa attrarre apporti da altri versanti: i grillini dissenzienti sono gelati.
E’ la conferma che la politica è una scienza esatta, e la differenza fra un grande politico e un grande testimonial sonop i tempi e gli obbiettivi. renzi pare , purtroppo, averli mancati entrambi.
Speriamo che la Merkel si accontenti della Lanzetta.
Caro Michele, purtroppo hai proprio ragione, anch’io ero speranzosa per questa nostra Italia ormai calpestata e massacrata. Vedevo nella figura di Renzi, una concreta possibilità di riscatto e rinascita. Ma come hai già analizzato tu, la sua squadra non mi sembra per niente competente per affrontare i gravissimi problemi che abbiamo in questo Paese.
Ma vogliamo parlare anche del ministero dell’ Ambiente Gian Luca Galletti? Non era interessato e competente nel Governo Letta come Sottosegretario all’ Istruzione ….e ne sono una prova le sue dichiarazioni…. http://informazionescuola.it/2013/05/06/miur-leggete-un-po-cosa-ha-scritto-al-premier-letta-il-sottosegretario-gianluca-galletti/)
A maggior ragione cosa mai ne capisce un commercialista di ambiente?
Povera Italia, mi sa che Barca in questo la sa lunga!