Sull’onda della mancata approvazione di un qualsiasi minimo intervento ai costi della “casta” sono uscite fuori una serie di proposte per la riduzione dei costi, anche in conseguenza della simpatica iniziativa che mette (o meglio rimette) alla berlina i parlamentari con la loro sfilza di privilegi.
Lasciate che anch’io presenti le mie proposte migliorando quelle del PD:
Riduzione numero dei parlamentari. Una sola camera con un numero variabile di parlamentari proporzionali agli abitanti di ogni singola Regione in ragione di un parlamentare ogni 100-150.000 abitanti. Collegi uninominali a doppio turno. Sarebbe una camera sia federale che nazionale.
Retribuzioni dei parlamentari. Allineate alla media europea e non più a quelle dei magistrati. Anche quelle dei magistrati vanno allineate alla media europea.
Vitalizi. Aboliti. Vale la contribuzione figurativa del lavoro che un eletto aveva prima di diventare deputato. Allo scopo di combattere i professionisti della politica si passa ad un massimo di due mandati (se va bene per il Presidente degli Stati Uniti potrà funzionare anche per un deputato).
Risparmi e trasparenza su affitti e servizi. Contrazione degli spazi occupati dai parlamentari. Per il tempo necessario è sufficiente un scrivania in un openspace. Portaborse e personale di aiuto assegnato d’ufficio (eventualmente sorteggiato) e preselezionato con concorso come i comuni dipendenti pubblici.
Abolizione di piccoli comuni con unificazione delle funzioni amministrative e istituzione della figura dell’assessore di zona con deleghe territoriali al posto dei sindaci e delle giunte.
Abolizione delle province, oppure in alternativa,
Abolizione delle Regioni ed accorpamento delle Province che devono tornare ad essere molto meno di 100 , bilanciate tra numero minimo di abitanti ed una massima estensione territoriale.
Abolizione di tutte le Società partecipate da Stato ed enti locali e loro inserimento in organico nelle strutture di diritto pubblico. Allineamento dei costi del personale (e di gestione) di queste strutture a quelli pubblici, riduzione, blocco di stipendi ecc. (comporterebbe enormi risparmi).
Abolizione della figura del manager pubblico che torna ad essere un dirigente pubblico (è una conseguenza della precedente), con costi molto molto inferiori e dati dalla legge.
Abolizione di auto e voli blu. Rimborso a piè di lista dei servizi pubblici (con tetto di spesa) o in alternativa – previa richiesta – ricorso ai mezzi militari (quelli verdi e con le scritte.. altro che bleu.)
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