Conoscenza e democrazia al tempo della loro riproducibilità tecnica
Forum di elaborazione per una SummerSchool di Filosofia della rete
Comitato scientifico – Direttore: Michele Mezza – Componenti: Gianluigi Ferrari, Giulio Giorello, Cesare Massarenti, Carmelo Meazza, Giovanni Lanzone.
Edizione 2014
Social Know: Conoscenza e democrazia al tempo della loro riproducibilità tecnica.
Matrici filosofiche e opzioni sociali della società a condivisa
In onore e memoria di Elio Matassi fondatore della summer school di filosofia di Castelsardo
Cordinamento del programma di Michele Mezza
Premesse: Il corso 2014 di filosofia delle relazioni digitali si occupa quest’anno dei riflessi e delle ragioni dei nuovi processi di produzione sociale della conoscenza nel suo rapporto con la democrazia, attraverso l’azione dei nuovi dispositivi di socialnetwork. In particolare si prende in esame,l nel groviglio sapere-consenso, la parabola del soggetto intellettuale, della figura del mediatore del pensiero, che sempre più si dissolve in un gioco di nuove interfacce della comunicazione. La riflessione affronterà il tema che attraverso le prima riflessioni rinascimentali, arrivano alla sistematizzazione di Hanna Arendt per essere poi rilette da Manuel Castells nella sua trilogia sulla Società in rete. Un passaggio a cui contribuì con grande lucidità il professor Elio Matassi, scomparso lo scorso anno, con il quale fu pensata quest’iniziativa. In questo itinerario, alla luce di una ricostruzione della mappa concettuale della relazione sapere-consenso, assumono particolare rilievo sia la fase della messa a fuoco del ruolo autonomo del pensiero umano (in particolare Giordano Bruno, Machiavelli, Galileo), sia l’evoluzione dei concetti di controllo dei beni umani, come lo stesso sapere, che discende dalla rivoluzione inglese di Cromwell. Con l’esplicito richiamo, contenuto nel tema guida del nostro corso, direttamente al libro di Walter Benjamin, si vuole riprendere l’ispirazione di una stagione del pensiero critico forse troppo frettolosamente archiviata, e che oggi, la nuova complessità del logos partecipativo, ripropone come ineludibile per una organica riflessione sul rapporto pensiero-democrazia-potere. Si propone così di affrontare il tema di un pensiero forte della politica rispetto all’innovazione. Di una politica che si doti di forme e categorie culturali e di strumenti di organizzazione e azione adeguati al nuovo mondo delle moltitudini interattive. Il motore di questa irruzione della realtà socio- economica nel campo politico,sia nella versione di una finanziarizzazione passivizzante, sia in quella di una pretesa di esposizione permanente della decisione politica al controllo dei rappresentati, è oggi la rete. Più direttamente, la mobilitazione sociale dei mediati rispetto ai mediatori. Come scriveva lo stesso Benjamin nella sua seconda versione del saggio L’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnologica, la prima delle due in tedesco “la distinzione fra autore e pubblico e sul punto di perdere il suo carattere fondamentale… il lettore è ognora pronto a divenire uno scrittore… la competenza letteraria non si fonda più sulla fondazione specializzata,ma su quella politecnica, e diviene così bene comune”(W.Benjamin, Berlino,1936). Una vison di straordinaria lucidità, abbandonata da una politica che si era trincerata nell’icona identitaria dell’ideologia della fabbrica .E ignorata da una nomenklatura culturale che guardava allora e guarda oggi solo al proprio protagonismo per misurarsi con le avvisaglie dei propri rottamatori. Oggi questa previsione torna attraverso le soluzioni del networking collaborativo,come i grandi marchi della rete impongono e come le nuove soluzioni di algoritmi italiani confermano.
Si afferma così la necessità di contaminare politica e scienza,cultura e tecnologia, linguaggi e algoritmi, per decifrare i nuovi processi di elaborazione ,implementazione e interrattività dell’informazione e della formazione che, proprio con la loro dinamica partecipativa,stanno riconfigurando le categoria di base del sapere e delle relazioni sociali. Il nodo teorico da dipanare, per ridare cittadinanza attiva nella rete ad una democrazia politica che appare sempre meno legittimata, riguarda il conflitto, ossia le forme e i contenuti di una negoziazione sociale dei processi tecnologici . Una negoziazione che ritroviamo proprio nelle matrici del pensiero digitali che rintracciamo nell’umanesimo rinascimentale tutto italiano:da Pico della Mirandola, a Giordano bruno, a Niccolò Machiavelli.
La struttura Il Forum si articola per sessioni didattiche interattive, dove alle lezioni frontali dei singoli docenti seguono meeting interattivi in cui relatori e platea discutono confrontano criticamente i contenuti delle lezioni. Ogni sessione vedrà in mattinata due docenti proporre un tema convergente al concept del forum. Nel pomeriggio sotto le provocazioni del conduttore,in una forma di talk show, si affronteranno i vari aspetti delle lezioni intrecciando e contaminando ogni singolo contenuto. In sostanza, ogni sessione si costituisce come autore collettivo che prende spunto dal paper inizale per scrivere e comporre un nuovo catalogo concettuale attorno al tema indicato. Insieme alle lezioni e ai forum critici al centro della discussione un oggetto concreto della Rete: Il Caso Quag, la condivisione come algoritmo italiano. La realtà di una realizzazione digitale, come appunto la comunity italiana di Quag viene presentata e analizzata alla luce di quanto emergerà del dibattito didattico.
Programma
Lunedì 8 settembre ore 16 – Introduzione: Michele Mezza presenta temi e metodi del progetto. Il Ricordo del contributo di Elio Matassi ore 17: carrellata con i relatori sul format didattico: un forum come lezione ore 18: il caso Quag: presentazione e analisi della comunity italiana della condivisione dei saperi.
Martedì 9 settembre ore 10 – lezione del professor Cesare Massarenti La condivisione come motore e linguaggio della rete fra continuismo e rottura culturale Ore 11 – lezione professor Carmelo Meazza Il nuovo leviatano della potenza di calcolo: soggetti, valori e sovranità nel negoziato sociale con il dominio del calcolo. Ore 12 – lezione del professor Giulio Giorello Elementi per una geografia storica dei nuovi conflitti di soggettività. Da Bruno e Machiavelli alla rivoluzione inglese di Milton e Cronwell i fondamenti delle forme di proprietà e condivisione dei saperi a rete.
Ore 15,30 – Forum analitico con i docenti della mattinata i discussants: Gianluigi Ferrari, Giulio Giorello, Giovanni Lanzone, Gianluca Lisa e Luca Giorgelli coordina Michele Mezza
Mercoledì 10 settembre ore 10 – lezione del professor Gianluigi Ferrari L’algoritmo come oggetto contendibile: la collaborazione dei saperi come nuovo motore produttivo. Ore 11.30 – Lezione del professor Giovanni Lanzone La bellezza come linguaggio e conseguenza della condivisione. Il caso Italiano.
Ore 15,30 – Forum critico sulla sessione didattica del mattino. Insieme ai due decenti della giornata partecipano: Carmelo Meazza, Cesare Massarenti, Giovanni Lanzone
Conclusione: Castelsardo
Workshop multimediale: Condivisione e competizione nell’economia della conoscienza. Il Caso Italiano. Con : Giulio Giorello, Gianluigi Ferrari, Giovanni Lanzone, Carmelo Meazza, Cesare Massarenti, Gianluca Lisa, Luca Giorgelli e Stas’ Gawronski.
Conduce Michele Mezza
Iscrizioni e Costi Tutti gli appuntamenti sono aperti al pubblico, sono liberi e gratuiti. È possibile iscriversi inviando una mail all’indirizzo info@inschibboleth.org indicando nella mail: nome e cognome, luogo e data di nascita. Questi dati saranno utili per il rilascio degli attestati.
Logistica La segreteria organizzativa può provvedere a alla sistemazione dei partecipanti presso alberghi o B&B convenzionati. Per informazioni circa disponibilità e costi scrivere a info@inschibboleth.org
Attestati e riconoscimenti Gli organizzatori rilasceranno un attestato di partecipazione.
– le ore di partecipazione sono riconosciute come valide ai fini della formazione docenti, in quanto l’attività è organizzata dalla società filosofica italiana (Si veda la Comunicazione ufficiale del MIUR, 2 settembre 2002, prot. Prot. n. 3627/c/3).
– Le ore di partecipazione sono inoltre valide ai fini del tirocinio teorico per gli studenti di filosofia del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università degli Studi di Sassari.
Il Forum è organizzato da Comune di Castelsardo, Associazione culturale Inschibboleth e Sezione universitaria di Sassari della Società Filosofica Italiana, in collaborazione con Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Storia Scienze dell’uomo e della formazione, Centro ricerche filosofiche letterarie scienze umane di Sassari, Associazione turistica Proloco Castelsardo.
Scarica la locandina http://unisolainrete.it/2014/wp-content/uploads/2014/08/summer-school2014-ss_04.jpg
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