22 giugno, piazza San Giovanni in Roma: sostegno ai diritti dei lavoratori
di Giuseppina Bonaviri su L’Inchiesta
Il 22 giugno a piazza S. Giovanni a Roma saremo presenti assieme alla Rete Indipendente “La Fenice con Bonaviri” e l’Associazione “PerAlternativadisinistra” con i sindacati e le forze di lotta civili in sostegno della difesa dei diritti e della dignità del lavoro.
Mai come ora il nostro Paese ha bisogno di una classe dirigente competente e responsabile che sappia parlare la lingua delle riforme, che non agisca per la difesa di interessi di parte e che intraveda, per quello generale della modernizzazione istituzionale, amministrativa ed economica dell’Italia, nella responsabilità sociale e nella rappresentanza, la chiave di svolta per ripartire dalle criticità dell’emergenza economica. Al centro di tutte le politiche rimettiamo l’occupazione.
Si sa che dai Fondi Ue si reperirà un miliardo per l’occupazione giovanile ed il contrasto alla povertà per le famiglie con un Isee inferiore a 3mila euro annui mentre altri 3 miliardi saranno messi a disposizione delle imprese. 5oomila euro saranno invece destinati alla riduzione del cuneo contributivo per l’assunzione dei giovani per due anni. Nel decreto dovrebbero essere previsti incentivi alla auto-imprenditorialità e ai progetti di cooperative giovanili ed ancora un credito di imposta per l’assunzione dei giovani laureati in materie tecnico-scientifiche di alta qualità.
Andrebbe anche considerato, per un taglio generalizzato del cuneo, una sua diminuzione anche per gli ultra cinquantenni che al momento però non appare garantita con l’individuazione di strumenti innovativi. Sarà obbligo di chi governa puntare all’ammodernamento puntando sul lavoro di qualità non dimenticando la grande fascia dei lavoratori della conoscenza destinati altrimenti a proseguire nella loro fuga all’estero. Il capitale umano torni ad essere al centro del nostro dibattito, dunque incentivando formazione , assunzioni universitarie, codice della scuola, incentivazioni agli enti di ricerca, revisione dell’apprendistato e della flessibilità in entrata. Sbloccare il fondo per la non-autosufficienza, risolvere il problema degli esodati e della rivalutazione delle pensioni segnerà inoltre il passo con la sfida della manifestazione.
Non possiamo permettere che la disuguaglianza continui a crescere, per questo riconnettere partecipazione e decisione farà glissare l’orologio dell’agenda politica nazionale fuori da ipocrisie e funzionamento correntizio verticale.
Ecco allora che ci corre l’obbligo di alcune essenziali precisazioni per quanto riguarda la Ciociara.
Il “Patto per il rilancio dello sviluppo del territorio della provincia di Frosinone” sottoscritto da tutti i componenti il Comitato provinciale per il lavoro e lo sviluppo economico nell’aprile del 2012, dovrà tornare sul tavolo della discussione degli organismi di rappresentanza locali e coinvolgere la Regione Lazio, dalle nuove Direzioni alla Giunta. Con le cancellazioni delle provincie viene meno, a fine anno, un soggetto politico di rappresentanza collettiva del territorio che rafforza l’urgenza di rivolgere un appello al Presidente Zingaretti, in occasione della manifestazione del 22 prossimo, per l’apertura di un tavolo di consultazione che, quanto prima, possa rassicurarci sull’utilizzo dei fondi strutturali 2014-2020 nella programmazione UE senza i quali le imprese del nostro territorio -che pure hanno accettato la sfida della competizione- rischiano di rimanere fuori mercato. Non si può condannare la nostra provincia al sottosviluppo. I ciociari vogliono continuare a sperare e ce la faranno.
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