FIDUCIA SUL “TESORETTO”
da La Repubblica
ROMA – Il governo ha ottenuto con 161 voti a favore e 154 contrari la fiducia al Senato sull’extragettito fiscale, il cosiddetto «tesoretto». Hanno votato a favore tre senatori a vita (Rita Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro e Emilio Colombo), si è invece astenuto Giulio Andreotti («perché non mi è piaciuto quello che ha detto Prodi a proposito dell’impegno della Chiesa nei confronti della lotta all’evasione fiscale», ha detto). Assenti altri tre senatoro a vita: Ciampi, Cossiga e Pininfarina. A favore del governo si sono espressi inoltre i due dissidenti dell’estrema sinistra Fernando Rossi e Franco Turigliatto, oltre all’indipendente eletto all’estero Luigi Pallaro.
AUMENTO PENSIONI BASSE – Il decreto, che con la fiducia (la 21ma del governo Prodi) ottenuta in Senato è stato approvato definitivamente, aumenta le pensioni più basse, incrementa i fondi per Anas e Ferrovie, estende il taglio del cuneo fiscale anche a banche e assicurazioni e sblocca circa 2 miliardi dei fondi accantonati con il comma 507 della Finanziaria 2007.
ACCOLTA RICHIESTA – Il sottosegretario all’Economia Mario Lettieri, in sede di replica al dibattito al Senato, ha accolto la richiesta della senatrice Helga Thaler Ausserhofer (Partito popolare sudtirolese) di precisare se «sia per gli studi di settore che per gli indici di normalità economica valgono: la presunzione semplice, la non automaticità degli accertamenti e l’onere della prova a carico dell’amministrazione finanziaria».
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