“PER IL FUTURO DEI GIOVANI”
“PER IL FUTURO DEI GIOVANI” :
LETTERA AL COMITATO DEI SAGGI DEL PD
di ” INNOVATORI EUROPEI – GIOVANI E DONNE” e “GIOVANI di COMMUNITAS 2002”
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PER IL FUTURO DEI GIOVANI
In Italia vivono ottomilioni e trecentomila giovani di età compresa tra i 18 anni e i 29. Tale numero di persone viene rappresentato, generazionalmente, da soli 3 deputati under 30.
Ma questi Giovani sono quelli che ci hanno fatto vincere le ultime elezioni, quelli che hanno fatto la differenza tra Camera e Senato, quelli che più di tutti hanno creduto nella missione dell’Ulivo: ridare stabilità e speranze ad una generazione senza futuro.
Sono ragazzi che studiano, lavorano o sono praticanti negli studi di avvocati, ingegneri, architetti, commercialisti e notai, e molto spesso
cumulano studio e lavoro per permettersi l’Università. Sono gli stessi ragazzi che la notte si alzano per andare ad attaccare i manifesti e tornano sporchi di colla pronti per andare in qualche call center a svolgere il loro lavoretto precario.
La situazione in cui si trovano questa moltitudine di giovani è simile a quella di un spirale Kafkiana: la mancanza di occupazione li conduce
alla ricerca di lavoretti temporanei e instabili; i quali non gli permettono né di acquisire professionalità né di acquistare un abitazione. Rimanendo a casa sulle spalle dei genitori, questi ragazzi prolungano il loro periodo di maturazione e di ingresso nel mondo nel lavoro, ritardando di conseguenza il loro inserimento stabile nei canali di raccolta della ricchezza.
In questo modo anche la costruzione di una propria famiglia viene ritardata.
La evidente condizione di precarietà con cui le classi giovanili si trovano a fare i conti (precarietà occupazionale, precarietà contrattuale, precarietà del sistema di welfare e difficoltà nel riceverne sussidio, caro affitti, costo della casa crescente) rende il loro futuro opaco e viscido, rischia di intrappolarli nella mediocrità.
Quello che noi chiediamo a gran voce è di essere messi in condizione di poterci assumere le nostre responsabilità.
E’ con questa speranza e con un pizzicoo di orgoglio che ci presentiamo all’appuntamento della costruzione del Partito Democratico come protagonisti. Vogliamo essere il futuro e pretendiamo di essere considerati interlocutori politici dai vertici dei partiti.
Molte volte siamo stati infatti considerati solo portatori di voti, semplice manovalanza, alla mercè del candidato di turno. La valorizzazione all’interno dei nostri partiti contemporanei avviene solamente attraverso il meccanismo della fiducia personale quando non della corrente politica.
Valori come la bravura politica, l’intelligenza strategica, la capacità professionale, la costanza e l’autonomia di pensiero non sono affatto apprezzate.
Quello che viene apprezzato è la fedeltà alla linea politica del gruppo d’appartenenza.
Il talento ed il merito non vengono incentivati, e per questo il nostro sistema politico ha intrapreso una deriva che non promette nulla di positivo.
A fronte di una classe politica e dirigente gerontocratica, la cui età media non scende quasi mai al di sotto dei 50 anni, e affezionata alle consuete poltrone del potere, esiste tutto un universo di giovani impegnati nella politica e nel volontariato che non aspettano altro che una possibilità di contribuire al miglioramento del proprio paese con rinnovato spirito d’interesse di fiducia.
Quello che qui rivendichiamo è la questione generazionale.
L’Italia è da troppo tempo “incatramata” in istituzioni, corporazioni, imprese, pubbliche amministrazioni, enti che non riescono a dare risposte alle istanze dei cittadini e della società.
Alcune grandi corporazioni e interessi forti ingessano il tessuto sociale ed economico del Paese. E molto poco hanno a che fare con la vita di milioni di cittadini. Interessi privati e forti clientele governano i processi decisionali, impedendo alla forza viva della società di esprimersi.
C’è bisogno di attingere ad energie nuove.
Abbiamo bisogna di slegare la forza racchiusa e imprigionata nel corpo sociale e nei giovani, liberare le energie che insistono sui territorio, svincolare l’attività politica e amministrativa da antiche logiche d’interesse, ridare fiato ad una “macchina” ormai stanca e ripartire di slancio: non possiamo permetterci di perdere il treno della competitività internazionale. Bisogna agganciare l’Italia al vagone dell’innovazione.
Innovazione non solo tecnologica: ma soprattutto di spirito. La sottorappresentanza di genere e di età è un limite che il nostro Paese deve sapersi lasciare alle spalle. Il tessuto vivo della società manifesta da tempo l’intolleranza verso ogni forza di sfruttamento e di privilegio.
E’ giunto il tempo in cui chi ha dato alla politica e ha avuto da essa, lasci il posto a chi ha voglia di dare ancora, ancorché non abbia da aspettarsi nulla in cambio.
Noi non vogliamo poltrone o nomine. Ci troviamo però a disagio nei confronti del Partito Democratico, Partito in cui crediamo e che contribuiremo a costruire, perchè rischia a nostro avviso di intraprendere una strada che abbiamo già visto, fatta di cooptazioni poco trasparenti e meccanismi decisionali non del tutto democratici.
Chiediamo solo di essere considerati come interlocutori politici e di avere gli strumenti e le possibilità per fare quello per cui ci battiamo da sempre: rendere l’Italia un Paese migliore per chi ci vive.
Per questo i “Giovani di Communitas 2002” e il Gruppo “Innovatori Europei – Giovani e Donne” chiedono:
1) Un impegno concreto da parte dei vertici di DS e DL e del futuro Partito Democratico teso a ristabilire un concreto clima di fiducia con i Giovani che attivamente ogni giorno si occupano di politica sul territorio;
2) Un impegno da parte del prossimo segretario, coordinatore, o presidente del Partito Democratico e degli attuali segretari di DS e DL a intraprendere un percorso di coinvolgimento e rivalutazione dei Giovani dei partiti e della società civile nella ricerca di soluzioni condivise alle problematiche collettive dando vita ad una nuova stagione di interlocuzione;
3) Un impegno da parte dei Leader politici del Centro-sinistra a promuovere ogni forma possibile di partecipazione dei giovani alla vita del futuro Partito Democratico stabilendo ad esempio che in ogni organo deliberante sia presente almeno il 10% di Giovani sotto i 30 anni.
4) Un impegno concreto, da parte dei dirigenti dei partiti e dei movimenti che credono nel Partito Democratico e che lo comporranno, a investire sulla formazione politica dei giovani.
Formazione che educhi non solo al sapere contenutistico ma anche al “saper fare” e al ” saper essere”. Una formazione che non si fermi ai seminari ma utilizzi strumanti più caldi come “i gruppi di lavoro” e “l’apprendimento osservativo”. Una formazione che non lasci i giovani schiavi delle logiche correntizie e fideistiche così presenti nella società e nella politica italiana.
“Giovani di Communitas 2002”
“Innovatori Europei – Giovani e Donne”
Ermanno Lombardo – Chiara Bussi – Umberto Pisano – Giuseppina Bonaviri – Massimo Preziuso
PRIME SOTTOSCRIZIONI
-Vera Guelfi – Coordinatore Apd Puglia ed Esecutivo Nazionale
– Cristina Bargero – Coordinatrice APD Piemonte
– Massimiliano Falcucci – Consigliere Esecutivo Apd Lazio
– Paolo Di Battista – Consigliere APD Lazio e Roma e Coordinatore Comitato Ulivo Roma Nord
– Alessandro Formichella – Segr.DS Poggio a Caiano
– Fabrizio Mancini – consigliere Direttivo Apd Lazio e Roma
– Davide Tassi – Londra
– Silvia Simone – Roma
– Antonio Petruzzo, Presidente APD per IRPINIA
– Daniele Preziuso – Potenza
– Rita Salimbeni – Roma
– Gaetano De Venuto
– Regina Barbo’ APD
– Flavia Baldassarri , Coordinatrice APD Umbria
– Pier Carlo Zini – APD Lazio
– Luca Lauro – Roma
– Mimino RICCIARDI – Lauria (PZ)
– Daniela Bufalini – Frosinone
– Verbena Campoli – Frosinone
– Flavia Annecchini – Frosinone
– Andrea Volpe – Esecutivo Margherita di Palermo – Responsabili dei Circoli della Città di Palermo
– Enrico Pistelli, Albignasego – APD Padova e Veneto
– Fernando Cancedda, Salerno, www.nandocan.it
– Valentina D’Alessio – Nola (NA)
– Angelo Chiappa, Busto Garolfo (Mi), APD Lombardia
– Andrea Scopetti, Orvieto – Presidente Associazione Politico – Culturale “Altra Città ”
– Canio Smaldone, Oppido Lucano (PZ) – APD Basilicata
– Spada Claudio , Latina
– Valentina Sperduti , Frosinone
– Stefania Corelli, Frosinone
– Francesca Paniccia, Frosinone
– Marco Paniccia, Frosinone
– Giovanna Cupini, Frosinone
– Alessandra Bufalini,Frosinone
– Mario Nocera, Roma
– Stefano Casati – APD Lombardia,
– Alessandro Chiozzi – Gruppo Giovani MILANO
– Ilio Bernini , Roma
– Gianluigi Mastandrea, Frosinone
– Paolo Piras, Frosinone
– Alessia Sabatini, Frosinone
– Manuel Rotondi, Frosinone
– Salvatore Mafrici Condofuri (RC), Presidente Associazione Giovani Condufuri (RC)
– Giulio Brienza – Roma
– Andrea Forgione, Vicepresidente APD per l’Irpinia
– Francesco Colangelo, Potenza
– Vito Andrea Benedetto, Roma
– Bernadette Lauro, Francoforte sul Meno
– Carlo Cantore, Pisa-Potenza – APD e Associazione Città Futura
– Alessio Recati, Gruppo Giovani APD Trento
– Giovanni Germano, Roisan (AO)
– Marco Giordano – Lorenzo Pascucci – Francesco Aprovitolo
“Gruppo Giovani- APD Campania”
– Pietro Fabrizi , Avezzano
– Nelli Scilabra – Gruppo Giovani APD Sicilia
– Rosario Maiorano – Roma
– Giuseppe Niccolò Mastandrea-Frosinone;
– Luigi Mastandrea-Grassano (Mt)
– Gabriele Borsoi, GovernareX, Roma
– Rccardo Rame – Roma
– Devis Di Cioccio, Sulmona (AQ)
– Avv. N.A.Toscano, Roma
– Tommaso Visone, Roma
– Ing. Andrea Sabatino – Caserta
– On. Gianni Pittella, Presidente Delegazione italiana Gruppo PSE – European Parliament
– Raffaella Osario-Caserta
– On. Mario Lettieri – Sottosegretario al Ministero dell’Economia
– Michelangelo Mastandrea – Frosinone
-Maria Giovanna Votta – Grassano
– Bianca Sofia De Gennaro – APD Molfetta
Per la sottoscrizione, scrivi a: info@innovatorieuropei.com
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