Roma, 11 settembre 2015 : “Per un Mezzogiorno protagonista tra Europa e Mediterraneo. La proposta degli Innovatori Europei”
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Intervento di Sandro Gozi, Sottosegretario agli Affari Europei
Intervento di Roberto Speranza, parlamentare del Partito Democratico
Intervento di Valerio De Molli, AD di The European House – Ambrosetti
Comunicato Stampa finale: Innovatori Europei riunisce il Mezzogiorno protagonista al Nazareno (PD)
Cooperazione e sviluppo con Tunisia, Egitto, Marocco.
Formazione impiantistica energia rinnovabili.
Mercati metropolitani e fiere del Mediterraneo
Microcrediti a societa’ e imprese multietniche
Ignorare volutamente cosa sia l’interscambio merceologico, che oggi viene gestito dai porti del Nord Europa, come Anversa, Rotterdam e Amburgo,vuol dire puntare a difendere lo status quo nel sistema logistico europeo. Insomma 5 milioni di teu container in transito nel Canale di Sicilia, ogni mese, sono troppo appetibili per i paesi del Nord Europa che non vogliono dividere la torta, pur sapendo che il costo del trasporto venga appesantito di 5/6 giorni di circumnavigazione con noli marittimi pesantissimi verso il Nord Europa. Il corridoio 1 era nato proprio per questo, ed era stato deciso da una vera classe dirigente europea. Dunque la domanda, fatta di container e merci, in realtà già esiste – eccome se esiste – ma va ‘intercettata’ e conquistata con il trasporto ferroviario A/C e A/V, che può transitare nello Stretto di Messina solo se si fa Ponte. In pratica l’Italia non può sedersi alla tavola imbandita del trasporto merci – più pregiato del petrolio – se permane il gap infrastrutturale del Meridione. Per questo piaccia o non piaccia il Ponte è opera prioritaria, che offre al paese base logistica per trasporto container – non solo – ma costituisce polo carismatico di attrazione per 10 milioni di turisti all’anno in transito nel Sud Mediterraneo (Iconema del Mediterraneo).
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11 September 2015, Rome – Conference “For a Southern Italy leader between Europe and Mediterranean”
http://www.innovatorieuropei.com/europe/for-a-southern-italy-leader-between-europe-and-mediterranean/
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Di seguito alcuni dati tratti da SVIMEZ
In 2001-2014, PIL (UE 18) +18%, PIL (Sud) – 10%.
In 2001-2014 al SUD il 30% di calo di investimenti e 40% di calo di spesa pubblica in conto capitale.
PIL 2008-14, Abruzzo -7%, Calabria-Puglia-Sardegna -11/12%, Campania-Sicilia -14%, Basilicata -16%, Molise -23%
In 2008-14, – 35% valore aggiunto industria a Sud (contro il 17% al Centro Nord). #desertificazione
Con crisi 2008-14 enorme spostamento ricchezza Regioni Obiettivo Convergenza UE 15 –>> Regioni Obiettivo Convergenza dei Nuovi 13 Paesi UE. Paesi No Euro in testa, con Polonia al Top.
MANIFATTURIERO AL SUD: DAL 2000 LA CADUTA DEL PRODOTTO È STATA DEL 33%, PIÙ CHE DOPPIA RISPETTO AL CENTRO-NORD, 10 VOLTE MAGGIORE RISPETTO ALLA MEDIA UE A 28. CON IL CROLLO DEGLI INVESTIMENTI, DAL 2007 RIDOTTA DEL 30% LA CAPACITÀ PRODUTTIVA DELL’INDUSTRIA MERIDIONALE (un crollo senza fine, mentre Area Euro tornata ormai a livelli pre – crisi)
EMERGENZA LAVORO: PERSI AL SUD QUASI 600 MILA POSTI DI LAVORO 2008 – 2014 SU TOTALE 811.430 in Italia
SUD: NEL 2014 IL MINOR NUMERO DI OCCUPATI DI SEMPRE (Circa 5,800,000!)
Tasso di occupazione 15-34 anni SUD (%)
2008
Uomini Donne Totale
45,3 26,1 35,8
2014
Uomini Donne Totale
32,2 20,8 26,6
Tasso di occupazione 15-34 anni Centro-Nord Italia (%)
2008
Uomini Donne Totale
66,3 53,2 59,8
2014
Uomini Donne Totale
51,6 42,3 47,0
Tasso di occupazione 15-34 anni UE a 27 (%)
2008
Uomini Donne Totale
63,9 53,5 58,8
2014
Uomini Donne Totale
58,6 51,0 54,9
38% di NEET 15-34 anni nel Mezzogiorno nel 2014 (% su popolazione di età corrispondente) contro i:
29% in Grecia
22% in Spagna
20% in Centro Nord Italia
18% in Irlanda
15% in Portogallo
14% in Francia
13% in Gran Bretagna
10% in Germania
16% in EU a 28
I flussi migratori 2001-2014 (migliaia di unità) dal Sud verso il Centro-Nord
Emigranti
1.667 mila
Rientrati
923 mila
Saldo migratorio netto
744 mila
di cui: giovani (15-34 anni)
526 mila (70,7%)
di cui: Laureati
205 (27,6%)
CROLLO NATALITA’ AL SUD
Numero medio di figli per donna (TFT)
1980 1990 2000 2013
Mezzogiorno
2,20 1,71 1,35 1,31
Centro-Nord
1,36 1,15 1,18 1,43
Italia
1,68 1,36 1,26 1,39
Mentre nel 1950 nascevano circa 500.000 bambini al SUD, nel 2014 ne nascevano meno di 200.000
IL “ROVESCIAMENTO” DELLA PIRAMIDE DELL’ETÀ: IL FUTURO RISERVA AL SUD UNA POPOLAZIONE SEMPRE PIÙ RIDOTTA E INVECCHIATA
Una popolazione italiana che tra il 2014 e il 2065 rimane stabile intorno ai 61 milioni (grazie ad un importante aumento di popolazione straniera al Centro Nord):
Mezzogiorno – 20.927mila residenti al 2014 e 16.711mila residenti nel 2065
Centro-Nord – 39.856mila residenti al 2014 e 44.594mila residenti nel 2065
Si ripropongono soluzioni devastanti per lo sviluppo del Mezzogiorno a favore dei poteri forti che già , dopo anni di inganni e mistificazioni, hanno finalmente mostrato l’altra faccia della medaglia… Il sud Italia ha bisogno di infrastrutture per sviluppare ulteriormente il turismo senza deturpare il suo paesaggio.Per infrastrutture intendo treni moderni e veloci , porti sicuri che rendono più spedito e ai passi con in tempi ogni trasferimento. . La ricchezza del sud è la cultura, il turismo, i prodotti tipici , la natura ancora incontaminata, queste sono risorse irrinunciabili che si devono salvaguardare e valorizzare attraverso l’innovazione e la tecnologia.
La aspettiamo l’11 a Roma per discuterne.
Verso il convegno di venerdì: stasera a Potenza CGIL parla di #laboratorioSud. Ottimo. Lo ridiremo anche venerdì.
Per un Mezzogiorno protagonista tra Europa e Mediterraneo:
http://www.partitodemocratico.it/event/per-un-mezzogiorno-protagonista-tra-europa-e-mediterraneo/
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