Berlinguer ti vogliono troppo bene
di Michele Mezza
Eugenio Scalfari, con l’articolessa di oggi su Repubblica, in memoria di Berlinguer, spiega, meglio di ogni afficionados, le ragioni del trionfo di Renzi.
La rievocazione del fondatore di Repubblica, è davvero esemplare.No n tace ne rimuove nulla dei luoghi comuni della casta culturale e politica che ha rimpicciolito l’Italia nei decenni precedenti. usando, con inconsapevole cinismo, la tempra morale e lo straordinario esempio di passione civile di Berlinguer, cerca di ricavarne le ragioni di un’attuale “diversita” generazionale.
Quelli sì erano tempi. Ripete Scalfari, snocciolando il Panteheon del circolo della caccia dei combattenti e reduci:
Berlinguer, Pertini, Lama, De Mita,La Malfa, Visentini,Ingrao, Amendola.
Potremmo aggiungere, sicuri di interpretare i sentimenti del nostro: Mediobanca,De benedetti, La Fiat, l’IRI, L’Eni,Gardini,La Pirelli, l’Einaudi, ecc.ecc.
Un’Italia che Scalfari rimpiange, celebrandone fasti e trionfi morali: ti ricvordi quando Berlinguer tornò dalla conferenza dei partiti comunisti? io e La Malfa stavamo cambianbdo il mondo, poi peccato che La malfa Morì. Ti ricordi quando Berlinguer lanciò l’austerità? io e De Mita avremmo cambiato il mondo, poi peccato che Craxi-il miserabile lo definisce con sottile finezza storica Scalfari- si mise di mezzo.
Stranamente Scalfari dimentica di citare nei suoi santini Moro. Come mai?
Un ragione forse pòotrebbe essere rintracciata nel fatto che quell’italia di galatuomini, dove maggioranze e minoranze si mischiavano allo stesso tavolo della contessa Angelillo a Piazza di Spagna,era la stessa del Caso Moro, forse? e del caso Ambrosiano Calvi , forse?e prima ancora della svendita dell’Olivetti gestita da Visentini? e poi della P2, forse? e dell’Italcasse, forse? e del fdallkimento feruzzi, forse? e della maxci tangente enimonto, forse? e di tangentopoli,forse? e delle stragi impunite, forse? e dell’esplosione del depbito pubblico, forse? e del fallimento di ogni strategia industriale , forse? e dell’assoluta incomprensione e ignoranza del nuovo mondo che da anni stava riorganizzando la vita e l’economia con la tecnologia, forse?
Queste sono le domande che costituiscono il capitale di Renzi.
Berlinguer è stato un grande.Come Silvio pellico e Raffaele Cadorna. Ma nulla della sua pratica e della sua cultura oggi può esserre richiamata come un modello.
laswciamolo riposare in pace. Non rfimestiamo sulla sua tomba.Onoriamolo come lui oggi probabilmente, fra mille sofferenze, ci direbbe di fare: studiare e lavorare per capire e governare il nuovo. E non rimpiagnere un passato che grazie a dio è passato,non senza costi. Immani.
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