Ebbene sì, il PD ha tenuto ma la scelta sul Ministro Cancellieri non mi ha convinto
di Marco Frediani
Ebbene no, la scelta sul Ministro Cancellieri personalmente non mi ha convinto. Perché è vero che occorre sempre avere un forte senso di responsabilità nelle scelte. Ma esistono molti piani che si vanno a sovrapporre in questa vicenda.
1) Il piano giuridico: di competenza della magistratura, seguirà il proprio percorso.
2) Il piano politico: che coinvolge la credibilità della politica e la progressiva scomparsa della fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini.
E’ il secondo punto quello che mi interessa perché è questo che coinvolge tutti, a partire dai partiti. Se da una parte è vero che il Ministro non risulta aver commesso alcun atto contro la legge, dall’altra il danno di immagine istituzionale, soprattutto per il senso di totale fiducia nella persona che un ruolo di così alta responsabilità richiede, appare inevitabilmente intaccato.
Se da una parte si ricerca un rigore ferreo, spesso eccessivo, per quanto riguarda conti e i bilanci dello Stato, non si capisce perché si cerchi di far passare in secondo piano la necessità di un rigore analogo anche quando si affrontano questioni più di tipo valoriale. Con questa scelta il rischio è quello di mortificare il senso stesso delle Istituzioni.
Quelle stesse istituzioni che sono (o dovrebbero essere) il punto più alto di sintesi democratica del nostro Paese.
Con quella telefonata è stato intaccato il ruolo di imparzialità e equidistanza che un Ministro rappresenta di fronte ai cittadini. E’ stato intaccato quel ruolo di buon esempio che le istituzioni e i loro rappresentanti per primi devono riuscire a dare per poterlo poi pretendere dai cittadini.
Il Primo Ministro, Enrico Letta, ha deciso di motivare la richiesta come un atto di responsabilità, ponendo la questioni in termini di tenuta del Governo. Un qualcosa di difficile da comprendere se posto di fronte al rigore espresso a suo tempo nei confronti di un altro Ministro, Josefa Idem. Rigore che a qualcuno parve quasi eccessivo ma che esprimeva la necessità della riscoperta di un credibilità della politica.
Il PD anche questa volta ha tenuto. Ed è qualcosa di positivo. Ha sostenuto compatto la richiesta avanzata dal proprio premier. D’altronde, come mettere in dubbio la parola del proprio Presidente del Consiglio? E’ stato così chiesto un ulteriore atto di responsabilità. L’ennesimo di una lunga serie che rischia di allontanare sempre di più la politica dai cittadini.
E se in politica la forma è anche sostanza, resta l’amarezza per aver perso un’occasione importante per dimostrare che qualcosa stia veramente cambiando, per ricominciare a dare un briciolo di fiducia alle persone. Un danno di immagine che si tramuta in un’occasione persa per affermare in modo forte che le Istituzioni e il loro rispetto contano più delle persone che le rappresentano.
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