Progetti per un’altra Italia in Europa – 30 novembre, Roma
Resoconto di Progetti per un’altra Italia in Europa
Esperti nazionali ed internazionali provenienti dal mondo accademico, dalle istituzioni, dal mondo delle professioni e dell’impresa, molti giovani in una sala entusiasta ed interessata. Si parlava di progetti per un’altra Italia in Europa, quella che noi Innovatori Europei auspichiamo da anni.
Dopo i saluti istituzionali pervenuti dalla Ministra Bonino, dalla Presidente della Camera Boldrini, dal segretario del Partito Democratico Epifani, dal Vice Ministro Catricalà, dal Vice Presidente vicario del Parlamento Europeo Pittella e un comunicato di supporto e stima all’iniziativa da parte del Sindaco di Roma Marino, il video messaggio del capogruppo alla Camera dei Deputati Speranza ha aperto i lavori.
Massimo Preziuso, presidente IE, ha fatto un veloce excursus sul progetto che, nato nel 2006 quale luogo di elaborazione e di proposta politica progettuale indipendente, sostenendo l’idea della urgenza di fondare un nuovo soggetto politico riformista ed europeista, rimane oggi un movimento autonomo che spazia in Europa e nel mondo.
Gli interventi, grazie agli autorevoli relatori, hanno sottolineato – auspicando nuove direzioni di crescita politica ed economica per l’Italia in Europa e nel mondo in un contesto caratterizzato dalle difficoltà degli Stati Uniti, dalla complessità della crescita cinese ed indiana, delle nuove opportunità del sud est asiatico, e la naturale ma culturalmente difficile convergenza con realtà come la Turchia o il nord Africa – l’urgenza di un rafforzamento della strategia politica ed industriale.
E’ altresì apparso evidente come oggi l’Italia può essere leader nel software e nell’industria ad alto contenuto di intelligenza, e come il progetto IE, calatosi nel vivo della costruzione di reti di collaborazione per la valorizzazione della italianità nel mondo è linfa vitale per il rilancio di un progetto comune a supporto dell’Italia.
E’ stato così facile avviare i lavori alla conclusione, ricordando come IE in alcuni comuni italiani ha già dato il via ad esperienze politiche indipendenti con programmi basati su un nuovo policy making rivolto alla trasformazione delle città intelligenti e della loro governance in ottica progressista. Dai lavori emerge con chiarezza la necessità di un Paese che produca e consumi ricchezza in maniera diffusa e metta in una nuova rete saperi e produzioni in cui città medie e grandi, attorno ad una Capitale intelligente, rimangano protagonisti.
La necessità di dare fiato ad un largo movimento europeo, condiviso con molti dei relatori presenti, in un percorso congiunto tra le diverse realtà europeiste sui temi caldi e più che attuali delle prossime elezioni europee (nel semestre di presidenza italiana in Europa sarà necessario l’avvio della costruzione di una comunità euromediterranea, che includa e renda protagonista il nostro mezzogiorno) ci vedrà protagonisti del rilancio italiano in Europa a partire dalla prossima campagna elettorale .
La costruzione in itinere di una leadership italiana in Europa e nel Mediterraneo passa proprio da una rinnovata capacità di elaborazione di progetti complessi e di lungo periodo. Questo continuerà ad essere il nostro intento ed il nostro impegno.
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