Campidoglio 2013 : prove iniziali d’ orchestra
di Pierluigi Sorti
Con largo anticipo si è aperta la gara per le primarie per scegliere chi dovrà opporsi, fra più di un anno, al tentativo di Gianni Alemanno di duplicare la conquista del Campidoglio.
Da uno scoop di “Paese sera “ abbiamo appreso che si candideranno alla competizione Sandro Medici ( giornalista, ex direttore de “Il Manifesto “ e, attualmente, presidente del X municipio di Roma ) e Paolo Berdini ( urbanista, docente a Tor Vergata, editorialista ed autore di numerosi libri su Roma ) entrambi largamente noti nel mondo politico e culturale della capitale.
Con automaticità, nella rete Web cittadina, è stata richiamata, in parallelo allo scoop di “Paese Sera “ , la vocazione masochistica della sinistra : valutazione di cui, considerata la contemporaneità delle due candidature, non è facile respingere la fondatezza .
Non si è registrata invece, al riguardo, reazione specifica della costellazione di circoli e associazioni, di prevalente, ma non esclusivo, orientamento di centro sinistra, e variamente impegnate nelle tematiche urbanistiche e sociali romane.
Un silenzio derivante forse dalla presumibile difficoltà di esprimere compiacimenti per l’ una o l’ altra delle due ipotesi di candidature o, più probabilmente, dalla riluttanza di doverle comparare a quella, quasi carismatica, di Nicola Zingaretti, già da tempo in campo anche se mai ufficializzata.
Non per questo devesi tacere che, a ridosso delle notizia delle due candidature e ancora ignara di esse , un’ assemblea assai nutrita di rappresentanti di associazioni cittadine, propiziata da una iniziativa di cittadini del I° Municipio ( Centro storico ), ha manifestato, con inusuale fervore, una comune volontà di analisi critica sul costante degrado, morale e sociale, della vita cittadina.
La varietà degli interventi ne ha sottolineato responsabilità profonde , vecchie e nuove, ma non certamente imputabili solo alla vigente consiliatura di centro destra guidata da Alemanno .
Ne è quasi naturalmente emerso il ricordo di un evento di poco meno di quaranta anni or sono, per iniziativa promossa dal vicariato romano, Pontefice Paolo VI° , che tentava, con realistico linguaggio, di dare risposte di verità a uno stato d’ animo di profondo disorientamento politico e morale della cittadinanza romana .
I presupposti di quel convegno, di larghissima eco cattolica e laica e che fu chiamato “Sui Mali di Roma”, si è ragionato sempre nella stessa recente assemblea , sono tuttora largamente presenti : con l’ aggiuntiva condizione di una attuale ancor più grave situazione economica cittadina e nazionale.
Quel convegno, come tante italiche nobili intenzioni, rimase inascoltato : con grandi eccezioni, tuttavia, di opera concreta, di dottrina e di elaborazione ideologica e morale ( sacerdoti come Di Liegro, Franzoni, intellettuali come Scoppola, De Rita ) e di tentata traduzione politica e amministrativa ( sindaci Argan , Petroselli ).
Memore di quel convegno e del suo messaggio , l’ assemblea interassociativa sopra menzionata, ha condiviso l’ auspicio di reiterarne la piena attualità, formulando l’ ipotesi di un incontro con coloro che si propongono di amministrare Roma, assurta ormai anche formalmente a capitale d’ Italia, per invitarli a manifestare l’ essenza delle loro diagnosi e i canoni delle loro prognosi .
Lascia un commento