L’azione esterna dell’Unione Europea dopo Lisbona
La nuova edizione di questo fortunato volume, che esce a tre anni di distanza dalla precedente, si concentra sulle trasformazioni introdotte dal Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre del 2009, sul profilo complessivo dell’azione esterna dell’Unione Europea.
Lisbona, infatti, presenta alcuni dei suoi più importanti elementi d’innovazione istituzionale proprio nel vasto ed articolato campo delle relazioni esterne dell’Unione: dall’istituzione della nuova figura dell’Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la Sicurezza Comune/Vice Presidente della Commissione Europea al coordinamento ad esso affidato dei vari Commissari legati alla proiezione esterna dell’UE; dalla creazione del Servizio europeo per l’azione esterna, che metterà presto in campo una nuova generazione di “diplomatici europei”, alla migliore definizione delle cooperazioni rafforzate (ora cooperazione permanente strutturata in materia di difesa); dal significativo cambio di nome della Politica europea di sicurezza e difesa (PESD) in Politica comune della sicurezza e difesa (PCSD), all’ancora più accentuato coinvolgimento del Parlamento europeo nel complesso della politica estera dell’Unione. Il libro presenta le novità intervenute con il Trattato di Lisbona sia sotto il profilo giuridico che istituzionale, ma offre anche un’analisi convincente delle potenzialità e dei limiti dell’aspirazione dell’UE ad agire come attore globale, così come un quadro esauriente degli scenari geopolitici che attendono alla prova la politica estera europea. Di fronte ad un processo di globalizzazione sempre più marcato e all’emergere di nuovi protagonisti mondiali, l’Europa non può infatti mancare di far sentire la sua voce negli scacchieri decisivi dei nuovi equilibri mondiali: l’est Europeo, la Russia, il Mediterraneo, il Golfo Persico, la Cina.
Il volume, che si avvale della prefazione di Luigi Ferrari Bravo e della postfazione di Gianni Pittella, primo Vice Presidente del Parlamento Europeo, si articola in quattro contributi che, nel loro insieme, offrono strumenti di analisi e spunti di riflessione indispensabili per comprendere il ruolo dell’Unione Europea nei nuovi assetti globali. Il saggio di apertura, di Cosimo Risi, affronta il tema cruciale dei “confini dell’Europa”, letto alla luce delle vicende che hanno portato al quinto processo di allargamento (2004-2007), delle prospettive del sesto (Turchia, Croazia, Balcani occidentali, Islanda), così come delle politiche UE verso le aree limitrofe: Politica Europea di Vicinato, Partenariato Orientale, Processo di Barcellona – Unione per il Mediterraneo. La grande Europa, secondo il curatore del volume, dovrà superare la consueta dicotomia “allargamento – approfondimento” e non potrà non assumersi “la responsabilità dei problemi del mondo. E questo non per ambizione di potenza, ma perché la comunità internazionale si aspetta che intervenga in funzione equilibratrice rispetto ai vecchi e nuovi attori della scena mondiale”. Il secondo studio, di Alfredo Rizzo, esamina in modo ampio e circostanziato gli aspetti essenziali delle riforme istituzionali e giuridiche che, con il Trattato di Lisbona, incideranno in particolare sul settore delle competenze esterne dell’Unione. L’analisi è efficacemente svolta area per area, con un’immediata comparazione tra l’attribuzione di competenze ricavabile dal sistema pre – e post – Lisbona. I rapporti tra l’UE e le organizzazioni che sorgono attorno ad essa sono al centro del contributo di Piero Pennetta. Lo studio è ampio ed articolato, ed abbraccia le relazioni dell’Unione con le organizzazioni regionali dell’ex URSS, del mondo arabo-islamico, dell’Africa subsahariana, dell’America Latina e caraibica e dell’area del Pacifico. Si tratta di rapporti, come messo in evidenza dall’autore, che si sviluppano in almeno tre direzioni complementari, di carattere economico-commerciale, di assistenza allo sviluppo e di impianto più propriamente politico e di sicurezza. Infine, il tema quanto mai attuale delle relazioni tra l’UE la Cina, che sempre più incombe sulla scena globale, occupa lo scritto di chiusura del volume, di Luca Trifone. Le relazioni tra i due attori, sottolinea l’Autore, possono essere definite quantomeno ambivalenti: da un lato l’ottimo interscambio economico, con l’UE che rappresenta il primo partner commerciale della Cina e la Repubblica Popolare al secondo posto tra i partner dell’Unione; dall’altro i rapporti politici che, pur vicini su alcune questione di fondo e su temi più immediati, risentono in maniera decisiva di una diversità di valori di fondo che spesso spinge le due parti su sponde lontane. Se l’ingranaggio sino-europeo appare pertanto ancora poco oliato, tuttavia il rapporto di sempre più evidente reciproca attrazione tra Pechino e Washington e le previsione di G2 ritenuto l’assetto di potere più probabile dei prossimi anni non può non chiamare in causa l’Unione Europea, la cui azione in questo contesto rischia di rimanere fortemente limitata e circoscritta.
A più di cinquanta anni dall’avvio del processo di integrazione in un’Europa spazzata dai venti della guerra fredda, a venti dal crollo del sistema bipolare e dalle speranze di una centralità europea nel nuovo ordine internazionale, con la delusione ancora fresca per l’accantonamento del progetto di Costituzione europea, l’Europa è purtroppo ancora “un cantiere in rapido movimento, le cui implicazioni e contraddizioni non sono ancora del tutto emerse”. Nonostante la politica estera europea rimanga ancora prevalentemente ancorata agli orientamenti degli Stati membri e condizionata dalla regola dell’unanimità, le innovazioni introdotte dal Trattato di Lisbona aspirano ad inserirla “in un circuito più virtuoso volto a garantire più coerenza, più efficacia, più trasparenza”. Si tratta di sviluppi fondamentali, che non garantiscono di per sé il raggiungimento degli obiettivi di pace, sicurezza, rispetto dei diritti umani e democrazia che sono alla base del profilo internazionale dell’UE. Ma certo ne rappresentano la condizione essenziale.
Luisa Pezone
Coordinatrice Innovatori Europei Napoli – Fondazione Mezzogiorno Europa
tratto da: Cosimo Risi (a cura di) Napoli, Editoriale Scientifica, 2010, pp. 264 III edizione
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